Davvero è necessario seguire il minimalismo per una vita felice?
Non so come funzionino gli algoritmi dei vari social, ma ultimamente vedo davvero tantissimi profili e canali parlare di minimalismo come un qualcosa da seguire a tutti i costi per una vita appagata.
Inoltre vedo spesso confondere il minimalismo con il decluttering!
Ci ho pensato un po’ e ho deciso di dare il mio modestissimo parere a riguardo!
Per prima cosa diamo una definizione ai due concetti:
Il minimalismo è una filosofia di vita basata sul “less is more” che promuove il concetto di possedere meno, concentrandosi sull’essenziale.
Il decluttering è un processo che consiste di liberarsi di cose inutili, rotte o che non amiamo più che però occupano spazio.
Faccio l’esempio dei vestiti negli armadi, che è davvero un classico:
– la persona minimalista potrebbe decidere di avere pochi capi funzionali, che si possono interscambiare per avere sempre outfit diversi!
– una persona che fa decluttering potrebbe liberarsi di vestiti che non vanno più, che sono rovinati o banalmente che non piacciono più, semplicemente per fare spazio a vestiti nuovi!
Liberarsi di ciò che non serve o non piace più non significa per forza avere poco, ma aiuta a creare spazi più organizzati!
L’obiettivo non è possedere meno a tutti i costi, quanto togliere il superfluo per valorizzare ciò che è utile e significativo.
Va usato infatti per migliorare gli spazi e la loro organizzazione, con la libertà di decidere cosa eliminare secondo il tuo stile di vita.
Faccio nuovamente un esempio:
ami cucinare, ma per trovare gli utensili che ti servono diventi matto/a perché sono in mezzo a cose che non usi, probabilmente ti passa la voglia o comunque ti perdi il gusto della preparazione.
Se elimini i doppioni, le cose rotte e le cose che non usi più farai spazio per cose più utili ottimizzando magari l’organizzazione.
AVERE MENO VS AVERE COSE UTILI E SIGNIFICATIVE
Ogni tanto ispezionare i propri ambienti e mettere mano alle proprie cose è importante, perché permette appunto di fare una cernita e di liberarsi di ciò che non ha più ragione d’essere, per un motivo o un altro.
È un’ottima cosa anche a livello energetico: tante cose accumulate che non vengono mai usate rendono stagnanti le energie.
Il minimalismo viene “sponsorizzato” perché avere poco dovrebbe dare più chiarezza mentale e promuovere una vita essenziale ed equilibrata riducendo ansia e stress.
Questo è senza dubbio vero per qualcuno, ma non per tutti!
Avere meno non equivale automaticamente a una vita più felice; il punto centrale è circondarsi di cose che arricchiscano la nostra vita.
Più che concentrarsi sull’avere meno, ci si dovrebbe concentrare sull’avere cose che hanno una funzione utile e un significato.
Cose che ci rappresentano e che ci fanno stare bene!
Ciò che conta non è la quantità di oggetti che possediamo, ma il loro significato.
Farò ancora un esempio: ami leggere e hai una libreria piena di libri, molti minimalisti direbbero di eliminarne una buona parte e magari passare agli e-book per evitare di occupare spazio.
Ma se per te i libri sono importanti, se ami sfogliarli, perché liberartene?
Al limite posso consigliare di dare via libri che non ti sono piaciuti e quindi non prenderai mai più in mano.
O ancora, se per caso avessi cambiato genere (passando, per esempio, dai gialli alla fantascienza), potresti sfoltire i libri del genere che non leggi più tenendo solo quelli che ti erano piaciuti particolarmente…
Ma questo non per avere meno libri, quanto per fare spazio a quelli nuovi!
PER AVERE ORDINE È OBBLIGATORIO AVERE MENO?
Un punto a favore del minimalismo è che pulire e tenere le cose in ordine è senza dubbio più immediato.
Ed è scientificamente provato che vivere in un ambiente ordinato riduce lo stress.
Però, anche qui, non è detto che chi ha tante cose debba essere disordinato per forza!
Con una buona organizzazione degli spazi tutto potrebbe essere perfettamente al proprio posto!
Apro una parentesi anche sull’organizzazione, perché anche di quello si parla spessissimo, con soluzioni meravigliose alla vista, ma non praticabili per tutti!
L’esempio che faccio spessissimo è quello della dispensa della cucina: avere un barattolo per ogni cosa, è senza dubbio bellissimo da vedere, ma richiede tempo per travasare tutto ogni volta che si fa la spesa!
L’organizzazione deve innanzitutto essere pratica, se diventa un incubo molleremo presto!
Tornando al minimalismo, non è una filosofia di vita praticabile per tutti, una casa con solo l’essenziale potrebbe sembrare “priva di vita” per qualcuno.
ASCOLTATI
Quello che è importante è ascoltarsi, capire quello che ci fa stare bene, vivendo circondati da ciò che amiamo e che ci rappresenta.
Inoltre è importante sentire e assecondare il cambiamento personale rispecchiandolo nell’ambiente in cui viviamo, liberandoci di ciò che non ci rappresenta più.
Ma, lo ripeto, non tanto per avere meno, quanto per dare spazio a ciò che ci rappresenta ora!
Per concludere, come è deleterio arredare seguendo la moda del momento a livello di stili e di colori, è altrettanto deleterio seguirla a livello di filosofia di vita.
Non c’è un giusto o sbagliato, ci sei e quello che è giusto o sbagliato per te.
Seguire il minimalismo a tutti i costi, se non fa per te, potrebbe portare l’effetto contrario e anziché benessere portarti maggiore stress!
Quindi non devi liberarti di mezza casa per forza, prendi consapevolezza di ciò che hai e tieni ciò che ti fa stare bene!
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