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Come arredare una mansarda?

Vivere in una mansarda ha un certo fascino, per via della sua conformazione inusuale, ma proprio per quella arredarla non è così semplice!

Oggi vediamo insieme qualche suggerimento e trucco per rendere gli ambienti confortevoli!

Prima un po’ di storia: il termine mansarda deriva dal francese “mansarde” che a sua volta deriva dal nome dell’architetto François Mansart (1598-1666) che per primo progettò questo tipo di abitazione.

Ci sono dei pro e dei contro nell’avere una stanza o un appartamento mansardato

I pro:

– è un ambiente originale e suggestivo per via della pendenza dei soffitti spesso con travi a vista;

– grazie ai lucernari tende ad essere un ambiente luminoso;

– con un po’ di fantasia si potranno trovare ambientazioni insolite che non si trovano negli appartamenti “normali”.

I contro:

– non è facile trovare arredi adatti nei negozi;

– bisogna avere una attenzione maggiore per quanto riguarda il clima e le relative temperature. Il tetto è decisamente esposto e il rischio è di avere una stanza o casa molto calda d’estate e molto fredda d’inverno;

– pur avendo una planimetria grande potrebbe sembrare piccola, avendo zone magari non calpestabili!

Con una buona progettazione però questi contro possono essere se non eliminati quanto meno arginati!

Ciò che rende particolare una mansarda è la differenza di altezze al suo interno, che può essere molto differente rendendo più o meno difficile un progetto di arredo!

come arredare una mansarda

(credit fantasticfrank.se)

Ci sono mansarde che nel loro punto più basso arrivano a 2 metri e rendono decisamente più semplice il compito di arredarlo.

Ma ci sono anche mansarde che magari arrivano appena al metro di altezza e complicano un po’ il tutto. In questo caso capire come arredare la mansarda diventa più complicato, ma non impossibile!

A proposito di altezze faccio una piccolissima digressione: se hai un sottotetto e ti piacerebbe mansardarlo devi sapere che ci sono delle normative ben precise per poter rendere quell’ambiente abitabile.

Queste normative riguardano soprattutto le altezze (ma non solo), più precisamente l’altezza media tra il punto più alto e quello più basso.

Variano da regione a regione, quindi mi raccomando di contattare un tecnico che possa darti le giuste indicazioni!

Tornando a noi, vediamo alcuni spunti che possono aiutare a capire meglio come arredare al meglio una mansarda!

1) ABBINA CORRETTAMENTE GLI AMBIENTI ALLE ALTEZZE

Ovvero mettere gli ambienti giusti al posto giusto!

Con questo intendo di mettere nelle zone più alte quegli ambienti dove sei spesso in piedi come la cucina o il bagno.

      

(credit. architecturebeast.com)                                          (credit arch.Claude Petarlin)

Nelle zone più basse invece potrai mettere per esempio il soggiorno (in particolare la zona divano) o la camera da letto…

           

(credit Westwing)                                                                  (Christian Schaulin tramite Elle.com)

Questo potrà creare una planimetria irregolare, ma infondo anche questo è quello che da fascino a questo tipo di abitazioni!

2) USA MOBILI SU MISURA

Qui più che mai sfruttare al meglio gli spazi è importante!

Come abbiamo visto tra i contro di questo tipo di abitazione, non sarà facile trovare arredi utili nei negozi tradizionali.

Sarà quindi necessario creare arredi su misura, in legno o in cartongesso, e ricavare armadi e contenitori nelle zone più basse o che comunque non potrebbero essere sfruttati in altra maniera!

            

(credit Archon)                                                                          (credit vtwonen)

Il contro si trasforma in pro, perché avrai arredi unici e originali, studiati non solo per la conformità dell’ambiente, ma proprio per le tue esigenze!

3) ATTENZIONE ALLA LUCE

Questi ambienti devono essere molto luminosi, come sempre la luce naturale è da preferire.

Se si tratta di una camera i lucernari andranno bene, ma se si tratta di un intero alloggio è bene che ci siano anche finestre verticali e magari almeno una piccola veranda!

(credit Arch. Bartolucci)

Questo consentirà di avere uno sguardo all’esterno, il rischio, in caso contrario è di sentirsi un po’ soffocare!

Per quanto riguarda invece l’illuminazione artificiale ci sono alcune accortezze che miglioreranno il confort abitativo:

– illumina sia dal basso che dall’alto, soprattutto se hai un tetto in legno!

– fai attenzione ai lampadari, se non nelle zone più alte!
Pur passandoci sotto senza problemi il lampadario è comunque un elemento ingombrante che crea uno “sbarramento” visivo che rimpicciolirà otticamente gli spazi.

Binari elettrificati, faretti regolabili, punti luce a parete e strisce led, ti permetteranno di portare la luce dove vuoi con poco ingombro.

(credit menzoarchitetto.it)

(se ti interessa parlo in generale di illuminazione qui)

4) ATTENZIONE AI COLORI!

Se la mansarda è molto bassa l’ideale è di usare colori chiari e luminosi, almeno come base.

Questo amplierà otticamente gli spazi dando un maggior respiro.

Il colore se lo vuoi utilizzare potrà essere utilizzato negli arredi, nei complementi, negli accessori e nei tessili.

(credit dodk.net)

Se invece la mansarda è alta si potrà osare un poco di più colorando anche qualche muro.

In questo caso fallo nelle parti più luminose della casa e cerca di evitare colori troppo scuri.

(credit cristinavelani.com)

Se hai un tetto con in legno e lo vuoi tenere così mantieni colori più neutri per i muri, per non rischiare di appesantire.

Il tetto in legno può essere imbiancato per dare maggiore respiro, tutto o in parte se hai delle travi per esempio puoi decidere di imbiancare i listelli tra una trave e l’altra mantenendo inalterati le travi.

         

(credit Architettura & Urbanistica Sigurtà)                        (credit Living corriere)

Questi 4 suggerimenti sono la base che ti aiuteranno a capire meglio come arredare la tua mansarda, ma per qualunque dubbio  non esitare a contattami!

Decorare e arredare casa è emozionante, e oggi vorrei darti alcuni suggerimenti che ti potranno aiutare a farlo al meglio!

Un buon design non riguarda solo l’aspetto estetico, non è sufficiente mettere delle belle cose in una stanza perché questa sia bella e confortevole.

Riguarda piuttosto come ogni elemento riesce a comunicare con l’altro.

Quindi non è solo questione di “bellezza”, ma è un corretto gioco tra gli elementi dello stesso ambiente.

Per fare questo ci sono alcuni concetti base che sono cruciali per poter progettare o trasformare ogni ambiente rendendolo unico e meraviglioso.

Ogni cosa deve essere connessa con l’altra e dare un senso di unità.

Questi concetti che ti aiuteranno a decorare al meglio la tua casa sono 6, vediamoli insieme!

1) Il primo concetto base è quello del creare ENFASI

Detta così può sembrare difficile, ma non lo è, si tratta di creare un punto focale!

Quindi avere qualcosa di particolare, che attrae l’attenzione.

Se nella stanza tutto ha la stessa importanza tutto sembrerà un po’ slegato, monotono o addirittura noioso.

C’è bisogno di qualcosa che attiri, che in qualche modo rompa gli schemi.

Questo può essere un muro con un colore forte, un quadro particolare…

                 

(credit archimadestudio.com)                                                                        (credit etsy.com)

2) un altro concetto è quello di creare CONTRASTO

È importante, per creare movimento, mettere vicini degli elementi che siano in contrasto tra loro tramite il colore, la forma, i materiali o grandezze.

Si può fare in molti modi, per esempio abbinare colori chiari e scuri, oppure elementi grandi con elementi piccoli, superfici lucide e opache e così via…

Questi giochi di contrasto ravvivano l’ambiente dandogli carattere!

(credit ludexo.com)                                                                                (credit neptune.com)

3) Il RITMO è un altro concetto molto importante.

Nell’arredo il ritmo si ottiene creando ripetizioni, e contrasti, è come nella combinazione di note musicali, solo che questa è visiva!

Le ripetizioni creano un flusso che accompagna lo sguardo nello spazio circostante.

Si può fare in vari modi:

– un dettaglio architettonico o un oggetto o complemento ripetuto

– usare il colore di un quadro anche nella fantasia di un cuscino e in qualche oggetto.

Quest’ultimo creerà ritmo, appunto, ma aiuterà anche a creare equilibrio e a legare insieme tutti i vari elementi.

                  

(credit shootfactory.co.uk)                                                                       (credit elledecor.com)

4) a proposito di EQUILIBRIO, questo è  il quarto concetto per un perfetto progetto d’interni

L’equilibrio è la corretta distribuzione dei diversi pesi visivi.

Alcuni colori, forme o grandezze attirano più di altre, e si dice che hanno un peso visivo maggiore.

Per ottenere un ambiente armonico è importante che questi non sovrastino ciò che ha peso visivo minore, ma che appunto ci sia equilibrio.

Sulla carta l’equilibrio perfetto è la simmetria ovvero, quando divisa a metà una stanza, le due parti saranno arredate nello stesso modo, è come se ci fosse uno specchio!

(credit Flanagan Lawrence source yellowtrace.com)

Perché ho scritto “sulla carta”?

Perché non è obbligatorio che tutto sia simmetrico per ottenere equilibrio, al contrario una asimmetria potrebbe rendere tutto più dinamico!

Un colore dal grande peso visivo si equilibrerà bene con un elemento dal colore neutro, ma magari molto grande…

(credit Abramson architects)

O, ancora, quando gli elementi vengono duplicati.

(credit Knoll)

5) SCALA e PROPORZIONI sono concetti basilari quando si progettano gli arredi!

La SCALA prende in considerazione la dimensione di un oggetto rispetto all’ambiente in cui è posizionato:

Stanze piccoli con mobili decisamente troppo ingombranti, soffocano l’ambiente (e quindi anche te!), viceversa mobili e oggetti piccoli in ambienti grandi si perderanno!

                        

(credit Meridiani living)                                                                                       (credit Bronxes Studio)

La PROPORZIONE prende in considerazione la dimensione di un elemento rispetto ad un altro elemento.

Un tappeto troppo piccolo vicino ad un grande divano risulterà fuori luogo!

Non è possibile pensare solo alle dimensioni della stanza e dei mobili principali, ma dovrai pensare alla grandezza di ogni elemento e della correlazione che c’è tra loro.

       

(credit artheco.it)                                                                                              (credit artheco.it)

6) Infine, l’ultimo concetto è l’ARMONIA.

Questa si ottiene quando tutti gli elementi presenti in quell’ambiente comunicano tra di loro per creare un insieme unico ed equilibrato.

Si deve avere l’impressione che ogni pezzo combaci con l’altro in maniera piacevole.

Questo, come sempre, non significa l’utilizzo di un solo stile o colore, ma è importante che ogni singolo pezzo sembri appartenere in qualche modo all’altro!

Per farlo bisogna, come detto prima, che i pezzi comunichino tra loro, riprendendo il materiale o il colore per esempio!

          

(credit casavogue.globo.com)                                                                         (credit jessicabrigham.com)

 

Questi sei concetti vanno a braccetto e se seguiti con attenzione ti aiuteranno a decorare casa creando ambienti unici e spettacolari, dove ti sentirai sempre a tuo agio!

Se hai dei dubbi non esitare a contattarmi!!

Ma cosa succede una volta finiti i lavori?

“Mi godo finalmente la casa!” mi dirai! Sia che sia la tua abitazione definitiva, sia che sia una seconda casa…

E hai ragione!

E DOPO IL LAVORI?

Ma prendo spunto da un fatto che mi è capitato pochi giorni fa, per farti capire che la fine dei lavori e la consegna delle chiavi non significa che tutto è concluso e ok.

Qualche tempo fa ho seguito la ristrutturazione di un casale per dei clienti stranieri, la loro casa vacanze, e i lavori sono finiti circa un anno fa.

Come puoi facilmente immaginare, vivendo lontano dall’Italia, non possono vivere la casa quotidianamente.

Si sono affidati, quindi, ad una persona che possa aprire e controllare la casa di tanto in tanto.

E si affidano a lei per la gestione della parte adibita a guest house.

Questa persona ha, com’è giusto che sia, tutti i riferimenti delle imprese e dei professionisti che hanno eseguito i lavori, in modo da poter affrontare qualunque problema…

Almeno in teoria!

PERÒ NON VA SEMPRE COME VORREMMO

Eh sì, perché purtroppo qualche malfunzionamento c’è stato:
– un wc che colava,
– una doccia che scaricava male,
– internet che spesso e volentieri era assente.

Nulla di veramente grave, solo un gran fastidio, ma cose che vanno sistemate!

La signora, quindi, ha provato a chiamare chi aveva fatto l’impianto, purtroppo spesso e volentieri INVANO!

Pur conoscendo sia idraulici che elettricisti, giustamente questa persona non ha voluto chiamarli, perché è ovvio che chi ha fatto l’impianto lo conosca meglio e sappia quindi dove mettere le mani.

Ho provato a chiamarli anche io e a mandare di messaggi, che venivano letti, ma a cui non ricevevo nessuna risposta!

Onestamente questo lo trovo un comportamento poco professionale!

Certo, sul momento puoi essere occupato, ma possibile che nell’arco dell’intera giornata, o al massimo il giorno dopo tu non possa trovare un momento per richiamare?

ATTENZIONE ALLA SCELTA DELL’IMPRESA O DEI PROFESSIONISTI!

Tu sai quanto io insista sulla fase progettuale, su quanto sia importante definire davvero in ogni dettaglio il progetto, anche comprendendo l’arredo (anzi, di base partendo da quello).

Fatto questo però è di vitale importanza scegliere l’impresa o i professionisti giusti!

Come spiego qui, va fatto dopo aver studiato il progetto, per poter scegliere professionisti altamente qualificati nei lavori che devi fare.

Una volta trovato un elenco di tecnici specializzati devi fare un’ulteriore indagine per capire quale fa davvero per te e ci sarà sempre… anche dopo la consegna delle chiavi!

Non è facile, perché come in ogni campo si trovano professionisti seri, mediocri… purtroppo anche veri e propri “delinquenti” (sì è un termine un po’ forte, ma ci sono anche quelli!)

Siti e recensioni sono elementi che già ti danno una prima idea, ma non è sufficiente:

– sui siti potrebbero avere fotografie comprate e non di lavori effettivamente fatti

– le recensioni potrebbero essere di amici e parenti!

È importante avere un colloquio approfondito!

In quel frangente devi poter esprime ogni tuo dubbio, anche quello che ti sembra sciocco, preparati un foglio con tutte le domande che ti vengono in mente.

In qualche modo questo è un test: se sapranno rispondere a tutte le tue domande in maniera esaustiva, cercando davvero di fugare ogni dubbio, ti dimostreranno la loro disponibilità!

Disponibilità che facilmente ti sapranno dimostrare sempre, anche una volta finiti i lavori!

Tu devi poter essere tranquilla che se capita qualcosa avrai sempre chi ti potrà aiutare!

Qualcuno che quando chiami ti risponda, se non subito nel giro di poco, e che se per qualunque motivo non può venire subito, si muova per farti risolvere comunque il problema!

Non è facile, ammettiamolo ci va anche un poco di fortuna, ma più sarai attenta in questa scelta, senza avere fretta di cominciare i lavori, più è facile che non avrai troppe sorprese durante, ma anche dopo!

Per qualunque dubbio non esitare a contattarmi, o se vuoi scrivermi nei commenti!

 

Come abbinare i colori per creare una palette che renda gli ambienti di casa unici?

Vediamolo insieme!

Il colore è un elemento davvero potente con una forte valenza psicologica (lo racconto qui) che da la possibilità di esprimere la propria personalità!

sapere abbinare i colori in casa ti permetterà di vivere al meglio ogni ambiente perché ti sentirai sempre rappresentata!

UN PO’ DI TEORIA

Partiamo dalla teoria del colore che divide in tre categorie tutti i colori:

colori primari: rosso, giallo e blu
sono colori che non si possono ottenere mescolando altri colori.

colori secondari: arancione, verde e viola,
si ottengono mescolando insieme 2 colori primari (il verde, ad esempio si ottiene mescolando insieme giallo e blu!)

colori terziari: sono i sei colori che si ottengono mescolando un colore primario con un colore secondario adiacente.

Queste tre categorie di colori, messi insieme formano quello che viene chiamata la ruota del colore ed è quella che useremo per capire come abbinare i colori al meglio!

PICCOLA PREMESSA

Prima di vedere le varie combinazioni possibili vorrei anche dare una brevissima spiegazione di alcune terminologie che vengono usate quando si parla di colore:

saturazione: indica l’intensità e la forza del colore.
Potremmo dire che indica il colore nella sua forma più pura, più un colore è saturo più sarà vivido e brillante, meno è saturo più sarà tenue, smorzato… tendente al grigio!

tonalità: è il colore puro.

tinta: è un colore a cui è stato aggiunto del bianco, che quindi è stato schiarito.

tono: è un colore a cui è stato aggiunto del grigio.

sfumatura: è un colore a cui è stato aggiunto del nero.

Nella ruota colore troviamo, per ogni colore la sua tinta, il suo tono e la sua sfumatura.

Infine i colori vengono ancora suddivisi in colori caldi e colori freddi:

– i colori caldi vanno dal giallo al viola-rosso e sono definiti così perché associati al calore del fuoco e del sole.

– i colori freddi vanno dal viola al verde-giallo che sono così definiti perché associati al mare, al cielo e ai ghiacciai.

E ORA VEDIAMO COME ABBINARE I COLORI IN CASA

Fatta questa doverosa premessa vediamo ora i vari abbinamenti possibili!

1) Abbinamento per MONOCROMIA:

Si sceglie un unico colore, ma di questo si usano le varie tinte, toni e sfumature.

È uno schema che decisamente enfatizza molto quel colore!

Per non rischiare di cadere nel monotono ti consiglio di giocare con fantasie, tessuti e superfici differenti per aggiungere movimento!

Inoltre ricorda di aggiungere anche tessuti naturali o metalli per dare maggior tridimensionalità.

(credit Elledecore.com)  

(credit posterstore.co.uk)

2) Abbinamento per ANALOGIA

           

Scelto un colore si abbinano quelli che stanno subito a destra e a sinistra sulla ruota del colore scelto.

Questi colori vengono anche chiamati colori adiacenti.

Avendo la stessa sotto-tonalità daranno un senso di armonia allo schema colore.

Esiste anche l’analogia estesa ovvero abbinare i primi due colori a destra e a sinistra del colore scelto.
Questo tipo di abbinamento renderà lo schema colori un po’ più dinamico rispetto all’analogo puro.

(credit AD)

   

(credit eminza.it)

3) Abbinamento per COMPLEMENTARI

In questo tipo di abbinamento vengono scelti i colori che si trovano ai poli opposti della ruota del colore.

È un abbinamento decisamente dinamico, dal forte contrasto è buona norma quindi usarlo a piccole dosi o almeno calmierarlo con dei colori neutri!

(credit 4betterhome.com)

(credit countryliving.com)

4) Abbinamento per COMPLEMENTARI DIVERGENTI

È l’abbinamento di un colore con i due colori che stanno alla destra e alla sinistra del complementare diretto.

Anche in questo caso calmierare il contrasto con dei neutri risulta una buona norma!

(credit welovehomeblog.com)

(credit thekitchn.com)

5) Abbinamento TRIADICO

Come per l’abbinamento per analogia o per complementari divergenti vengono usati 3 colori che si ottengono disegnando un triangolo equilatero nella ruota dei colori.

I colori primari e i colori secondari formano, tra loro, un triadico!

Questo è un abbinamento dinamico e spesso insolito!

(credit homedit.com)

(credit homedit.com)

 

C’è una piccola regola che potrebbe essere utile per abbinare al meglio i colori di questi vari abbinamenti: ovvero la regola del 60-30-10.

Significa scegliere un colore come colore “dominante” e usarlo al 60% nella stanza, magari sulle pareti e negli elementi più grandi.
Un altro colore sarà secondario e usato al 30% magari nelle tende e in oggetti meno grandi come un pouf.
Infine, un colore verrà usato come colore “accento” nei cuscini e negli oggetti.

6) Abbinamento TETRADICO

È un abbinamento a 4 colori che si ottiene disegnando un rettangolo o un quadrato nella ruota colore.

Non è un abbinamento facile, potrebbe dare dei risultati gradevoli, mail rischio di un risultato chiassoso e sgradevole è dietro all’angolo!

(credit nzawa)

(credit Ingrid Rasmussen)

PICCOLI SUGGERIMENTI:

– non è necessario che sia tutto coloratissimo, se sei una persona che ama i neutri, ma sei attirata da questi schemi colori puoi inserirli in piccoli elementi, nelle decorazioni, come quadri e cuscini, nei tessili e in altri oggetti.

– con accortezza e parsimonia si possono combinare alcune palette, per esempio in un ambiente prevalentemente monocromatico potrai decidere di dare brio con oggetti e decorazioni che abbiano un’altro tipo di palette, magari complementare!

– se hai colori differenti nelle varie stanze, lega i vari ambienti con un colore accento, farà da filo conduttore rendendo i vari ambienti più armoniosi e bilanciati

Per qualunque dubbio scrivimi nei commenti o non esitare a contattarmi!

 

Oggi voglio parlare di luce e vedere come illuminare al meglio gli spazi di casa!

La luce è vita e l’illuminazione ha davvero un ruolo di primaria importanza nelle nostre casa!

Una buona illuminazione farà la differenza tra un ambiente confortevole e uno no!

Per poter Illuminare al meglio gli spazi bisogna conoscere 4 determinate caratteristiche tecniche basilari importanti:

1) LA TEMPERATURA COLORE

Questo parametro misura, in gradi kelvin, quanto sia calda o fredda la sorgente luminosa.

Più il valore è basso e più la luce sarà calda, tendente al giallo; viceversa, più alto è il valore e più la luce risulterà fredda, tendente al blu.

Di base la temperatura colore si divide in tre: luce calda, luce naturale e luce fredda.

(credit: luxemozione.com)

Come usare questo dato?

La luce calda crea ambienti accoglienti famigliari e intimi, quindi va molto bene nelle camere da letto, nella zona living e tutte quelle zone che necessitano di questo mood più personale!

La luce neutra è una luce più brillante, che riproduce i colori nella maniera più naturale ed è adatto in cucina, nel bagno e nello studio!

La luce fredda è invece sconsigliatissima in casa, perché più adatta agli ospedali, gli uffici e locali commerciali!

2) L’APERTURA DEL FASCIO LUMINOSO

l’apertura del fascio luminoso determina come viene distribuita la luce.

Se devi illuminare un oggetto per esempio, una luce spot, che ha un angolo ristretto, sarà la giusta scelta.

(credit lamp mira by Davide Groppy)

Un angolo maggiore illuminerà un’area più grande dado una luce più generalizzata e soft.

(credit YLAB arch.)

3) LUMEN

Questo parametro serve per misurare la quantità di luce che la lampadina emanerà, più alto è questo valore più luce ci sarà nella stanza!

Per scegliere la giusta quantità di luce è importante tenere a mente l’ampiezza della stanza e qual è la sua funzionalità!

(credit Tadao Ando)

4) ICR (indice di resa cromatica)

Questo è un parametro molto tecnico, non sempre riportato sulle confezioni delle lampadine, ma molto importante perché serve a capire quanto la lampadina rende fedelmente i colori.

Ha una scala da 0 a 100 e più è alto il valore e più la resa sarà buona!

(credit Studio design HDm2)

 

Queste sono le caratteristiche base, non esaustive, da conoscere per poter poi riuscire a fare un buon progetto illuminotecnico!

ILLUMINARE GLI SPAZI: ECCO COME…

Ma, una volta padroneggiati, come si illumina correttamente un ambiente?

La prima cosa da capire è che per un confort maggiore ci sarà bisogno di 3 diversi tipi di illuminazione:

1) LUCE AMBIENTE

Serve a illuminare in maniera generale e uniforme la stanza.

Tendenzialmente è una luce morbida e diffusa.

È la prima luce a cui bisogna pensare ed è quella che darà il mood all’ambiente.

Si può fare con:

– luce a soffitto e da incasso, con un ampio fascio luminoso direzionato verso il basso;
– strisce a led, applique, lampade da terra e da tavolo che abbiano il fascio luminoso direzionato sia verso il soffitto che sui muri;
– lampadari che innondino di luce l’intera stanza!

(credit Zimmo.be)

2) LUCE SPOT

Serve ad illuminare oggetti o aree specifiche.

Attira l’attenzione su quel determinato punto.

Può servire per enfatizzare e dare importanza ad un quadro, un mobile o un dettaglio architetturale!

Aiutano ad aggiungere stile e contrasto perché creano forti ombre che daranno maggiore profondità.

Dovrebbe essere decisamente più luminosa della luce ambiente!

I faretti sono ottimi per questo tipo di luce perché possono essere direzionati come meglio si vuole!

(credit ffwd.es)

3) ILLUMINAZIONE SPECIFICA (Task)

È l’illuminazione più funzionale delle tre e serve per precise attività come leggere, scrivere, mangiare o cucinare!

È direzionata sull’area specifica dove questa attività viene svolta e anche questa è più luminosa della luce ambiente.

Un esempio possono essere le luci sotto pensili della cucina, ma anche le lampade da scrivania o la luce specchio del bagno.

(credit anthropologie.com)

È IMPORTANTE UN PROGETTO DETTAGLIATO!

Illuminazione spot e specifica, ancor più dell’illuminazione ambiente saranno studiati in maniera corretta se ci sarà alla base un progetto dettagliato dell’arredamento.

Solo così, per esempio, saprai dove posizionare e direzionare un faretto!

Più dettagliato sarà il progetto d’arredamento, migliore lo sarà anche quello illuminotecnico creando ambienti e atmosfere confortevoli!

Se hai dei dubbi su come Illuminare al meglio gli spazi, scrivili nei commenti oppure contattami, sarò lieta di risponderti!

Open-space 7 idee per dividere cucina e soggiorno, che pur essendo due ambienti con funzionalità ben diverse, sono ormai spesso e volentieri insieme in un unico ambiente!!

Ci sono pro e contro ad avere cucina e soggiorno in un unico open-space, da un lato abbiamo maggiore spazio, non avendo pareti divisorie, ambienti più luminosi e sicuramente si aumenta la convivialità, perché potrai parlare con gli ospiti anche mentre cucini.

Dall’altro il disordine classico presente in cucina quando si preparano le pietanze sicuramente non è nascondibile e anche tutti gli odori non si possono “racchiudere”!

Ma come si arreda un open-space?

Una buona idea è di cercare di mantenere, almeno otticamente, separati questi 2 ambienti, mettendo in risalto le loro diverse funzionalità.

Ecco 7 idee per dividere cucina e soggiorno anche se sono in un unico open-space:

1) UTILIZZO DI CONTROSOFFITTATURA e/o PEDANA

Abbassare il soffitto di una delle due zone (tendenzialmente meglio la cucina) magari con l’utilizzo di faretti darà l’impressione di una divisione effettiva.

Si può anche fare il contrario e decidere di rialzare di uno o due gradini la cucina, anche questo dividerà le due zone.

Se l’altezza effettiva finale lo permette si potrà decidere di usare sia la pedana che la controsoffittatura creando così due ambienti ben distinti!

Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno                                   Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno

(credit iversonsignaturehomes.com)                                                            (credit Paul van de Kooi)

 2) L’UTILIZZO DI BANCONE, ISOLA O PENISOLA

Se la stanza è grande e capiente si può porre un bancone, isola o una penisola (a seconda della forma della cucina) che delimiti la zona cottura dal soggiorno.

Sarà anche utilissima come piano lavoro, e perché no anche da tavolo snack!

In questo caso mettere gli sgabelli in modo da sedersi dando le spalle al soggiorno e guardando la cucina darà ancora maggior risalto a questa divisione.

L’utilizzo di luci che “cadono” su questo piano sarà un ulteriore aiuto per dare l’idea di una separazione!

Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno                                 Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno

(credit  Aubrie Pick)                                                                         (credit elmueble.com)

3) POSIZIONARE IL DIVANO DI SPALLE ALLA CUCINA

Il divano posizionato in questa maniera, ovvero in modo che chi si siede guardi in posizione opposta alla cucina, farà da “muro” divisorio tra le due aree!

Aggiungere un bel tappeto grande aiuterà ancora di più a mantenere otticamente divisi questi due spazi.

Se per caso il divano dietro non fosse troppo bello da vedere potrai sempre metterci una sorta di consolle o, ancora meglio, un mobile contenitore, che oltre a dividere i due ambienti darà altro spazio per riporre!

Se poi lo spazio fosse molto piccolo potrai appoggiare il divano al lato lungo del tavolo da pranzo!

Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno    (credit lesh-84.ru)

        Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno

(credit lesh-84.ru)

4) UTILIZZO DI PAVIMENTI DIVERSI

Usare colori o materiali diversi per i pavimenti delle due zone darà l’impressione di due ambienti divisi.

È sempre una questione ottica!

Naturalmente non è obbligatorio una linea netta a separare questi due pavimenti, ma giocando con forme diverse le due superfici si possono incontrare anche in maniera giocosa e più “morbida”.

Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno

(credit dezotti.com)

Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno

(credit socooc.com)

5) L’UTILIZZO DEL COLORE

Il colore è un alleato davvero incredibile!

Potrai decidere per esempio di dividere soggiorno e cucina utilizzando un colore diverso per i muri.

Come per la pavimentazione, la pedana o la controsoffittatura è una questione ottica, l’occhio, vedendo colori diversi si percepiscono ambienti diversi!

Puoi osare colorando, con lo stesso colore dei muri, anche il soffitto creando una sorta di effetto box per la cucina!

Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno          (credit Ban architecture)

       Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno

    (credit Melissa DiRenzo/apartmenttherapy.com)

6) UTILIZZO DI DIVISORI VERTICALI

Librerie a giorno (ovvero aperte, senza fondo) possono essere elementi divisori straordinari.

Delimiteranno infatti gli spazi, ma senza chiuderli del tutto e lasciando passare sguardo e luce.

Se lo spazio non è sufficiente per lo spessore di una libreria, si possono creare dei divisori a giorno diversi, usando per esempio listelli di legno, oppure creando strutture a nido d’api o a reticolo…

L’importante, in questo caso, che siano a tutt’altezza e che creino una separazione visiva, ma non netta, si deve poter intravedere quello che c’è dall’altra parte!

Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno(credit roomandboard.com)

                Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno

(credit casaegiardino.it)

7) UTILIZZO DI VETRATE

Le vetrate sono un’ottima alternativa per dividere soggiorno e cucina.

Creano separazione, ma mantengono inalterato la luminosità!

Sono l’ideale per chi avrebbe voluto due ambienti separati, perché si ha anche la possibilità di chiudere totalmente ed effettivamente la cucina!

Questo permetterà di avere davvero due ambienti separati, senza però perdere tutti i vantaggi che l’open-space offre!

Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno (credit fantastic frank)

                        Open-space: 6 idee per dividere cucina e soggiorno

(credit decorazione.mobelideen.com)

 

Come sempre, con un po’ di accortezza ed equilibrio, si possono anche creare divisioni utilizzando insieme due o più di queste soluzioni elencate!

Spero che queste 7 idee per dividere cucina e soggiorno anche se in open-space ti siano piaciute!

Se hai un open-space raccontami come lo hai arredato nei commenti, mi fa piacere conoscerti meglio!
Se invece lo stai arredando e hai qualche dubbio non esitare a contattarmi!

Ti piacciono i tips? se vuoi qualche idea su come come creare il tuo angolo studio in casa trovi il mio video qui!

 

Sapere come affrontare al meglio una ristrutturazione, piccola o grande che sia, è davvero importante per evitare che il sogno diventi un incubo!

Lo abbiamo detto più volte, ristrutturare non è una passeggiata, e può essere anche molto stressante, ma ci sono alcuni accorgimenti che possono “facilitare” questo percorso!

TRE ACCORGIMENTI PER FACILITARE IL PERCORSO

Vediamoli insieme, in ordine:

– SCEGLIERE UN ARCHITETTO O GEOMETRA:

Se devi ristrutturare, a meno che tu non debba solo rifare dei pavimenti e/o imbiancare DEVI avvalerti di un professionista per il progetto, per la parte burocratica, per la sicurezza in cantiere e che, appunto, segua i lavori!

Attenta che non tutti i professionisti fanno tutto quello che ti ho appena descritto, quindi mi raccomando di assicurarti che possa seguire ogni parte, non rischiare sanzioni di nessun genere!

– FARE UN PROGETTO DETTAGLIATO:

sì lo so, non è la prima volta che me lo senti dire, ma questo è perché è davvero il punto cardine di tutto quanto il processo!

Da dove si parte?

Se non costruisci da zero sicuramente devi partire dalla piantina dello stato attuale!

Da lì, se escludi eventuali muri portanti, puoi davvero sbizzarrirti!

Ti consiglio però di partire dall’arredamento!

Lo so che sembra contro intuitivo, ma se studi le stanze dai mobili riuscirai a creare ambientazioni davvero funzionali!

Una volta individuato l’arredamento potrai decidere la metratura adeguata per ogni stanza.

Fatto questo, volendo in contemporanea, potrai scegliere i materiali e le finiture, in modo che leghino con l’arredo scelto!

Quindi potrai studiare i vari impianti, quello elettrico in particolare, sarà studiato ad hoc rispetto alla posizione dei vari elementi presenti, rendendo l’ambiente ancora più confortevole!

– SCEGLIERE L’IMPRESA O I VARI ARTIGIANI:

avendo ben chiaro i lavori da fare e i materiali che vuoi utilizzare ti sarà più facile cercare e trovare i professionisti giusti!

Lo so che spesso si parte dalla scelta dell’impresa, ma non è pensabile che tutti sappiano fare tutto, la posa di una resina per esempio, certo non è uguale a quella delle piastrelle e richiede abilità diverse!

Se hai già BEN chiaro quello che vuoi fare potrai scegliere un’impresa o degli artigiani SPECIALIZZATI che sicuramente sapranno fare un bel lavoro!

Meglio un’unica impresa o singoli artigiani?

Dipende sempre dai lavori che vuoi eseguire, ci sono i pro e i contro in entrambi i casi:

– con un’unica impresa, hai un solo referente e le professionisti che lavorano all’interno si conoscono già, questo potrebbe fare risparmiare tempo,

– se prendi dei singoli artigiani potresti avere dei prezzi inferiori, perché, facilmente l’impresa aggiungerà una percentuale più o meno grande sul preventivo del singolo professionista!

Comunque sia, se sceglierai una impresa, accertati che faccia direttamente lei, i lavori e non subappalti ad un’altre impresa, in questo caso sati pur certa che i prezzi saranno molto maggiorati!

ALTRI VANTAGGI DI SEGUIRE QUESTI TRE ACCORGIMENTI

Fare questo ti permetterà di avere ben chiaro i costi che stai per affrontare e il quadro, è totale!

Quindi, non avendo ancora “mosso un dito” potrai sempre aggiustare le cose!

Fatte queste tre cose si possono iniziare i lavori!

Andrà tutto liscio?! beh, è davvero difficile, qualche intoppo, qualche imprevisto è facile che capiti, mettilo in conto!

Se investi del tempo nella ricerca dei giusti professionisti, ma soprattutto della parte progettuale sicuramente riduci di molto i problemi e lo stress che ne consegue e sicuramente riuscirai ad affrontare al meglio la tua ristrutturazione!

Anche a livello economico i possibili incrementi di costi si riducono, perché i preventivi dei lavori sono fatti sulla base di un progetto ben dettagliato, e quindi, a meno di un cambio in corsa da parte tua o di qualcosa di imprevisto i prezzi resteranno quelli!

AFFRONTARE AL MEGLIO UNA RISTRUTTURAZIONE SI PUÒ!

Affrontare al meglio una ristrutturazione è possibile, l’importante è non avere fretta di iniziare i lavori senza avere le idee ben chiare!

Tra le altre cose, quando tutto è ben pianificato, permette di velocizzare e non di poco tutto il processo: tutti infatti avranno ben chiaro cosa fare e non ci saranno perdite di tempo!

L’investimento fatto sul progetto e nella ricerca sarà ampiamente ripagato!

Se stai per affrontare una ristrutturazione e ti senti un po’ persa non esitare a contattarmi!!

Oggi vorrei spendere due parole sulle case ammobiliate da mettere in affitto…

Purtroppo vedo che spesso sono “maltrattate”, al loro interno vengono messi mobili un po’ a caso, spesso recuperati da altre case.

Il risultato è avere ambientazioni che non legano l’una con l’altra e che non sono funzionali e quindi non vengono richieste!

I TEMPI SONO CAMBIATI

Un tempo chi cercava una casa ammobiliata da affittare si sapeva accontentare, ma oggi no!

Anche la persona che sa fin da subito che la soluzione sarà per breve periodo vuole avere una casa carina e confortevole (infondo lo vogliamo tutti!).

Solo che le case ammobiliate da mettere in affitto non sono per niente facili da arredare!

Se casa tua deve rispecchiare la tua personalità unica una casa che, potenzialmente, potrebbe ospitare chiunque, chi dovrebbe rappresentare?

Nessuno!

Nonostante questo anche in questo caso, per arredare in maniera corretta e riuscire ad attrarre potenziali inquilini, ci va un progetto dettagliato!

Il rischio, in caso contrario, è di ottenere, un appartamento poco funzionale e esteticamente poco gradevole, quindi non appetibile!

EVITA IL GUSTO PERSONALE, CERCA IL TARGET GIUSTO

La difficoltà spesso è di riuscire a trascendere il proprio gusto personale.

Se hai una casa che vuoi arredare per poi metterla in affitto è facile che tu ti lasci un po’ guidare da ciò che ti piace… ma questa casa non deve rappresentare te!

Bisogna riuscire a capire qual è il target di possibili affittuari: single? coppie? famiglie? eccetera…

Questo è la prima cosa a cui bisogna pensare, per poter in qualche modo, riuscire a rappresentare una intera categoria!

Come si fa a capire?

Come puoi immaginare un ruolo importante lo ha la dimensione e la conformità della casa, un monolocale difficilmente si adatta alle esigenze di una famiglia!

Un secondo elemento da tenere in considerazione è la posizione dell’alloggio, potrebbe essere adatto a degli studenti se fosse vicino ad una zona universitaria per esempio…

Una volta individuato quello che potrebbe essere il target migliore si potrà cominciare a fare un progetto.

PERCHÉ UN PROGETTO COMPLETO PER LE CASE AMMOBILIATE DA METTERE IN AFFITTO?

Fare il progetto anche per le case ammobiliate da mettere in affitto ti permetterà di avere una visione di insieme del risultato finale e capire se possa o meno essere funzionale per coloro che dovranno viverci.

Inoltre ti permetterà di capire che tutti gli ambienti leghino tra di loro, mantenendo un filo estetico adeguato.

E, non da ultimo, potrai capire quanto il tuo gusto personale possa aver influenzato il tutto, ricorda sempre che la casa deve rappresentare un target e non te!

LASCIA SPAZIO ALLA PERSONALIZZAZIONE

Il target ti permette di riuscire ad arredare in maniera funzionale, ma certo non è facile capire a livello estetico come scegliere stili e colori!

Tendenzialmente l’ideale è essere il più neutro possibile, con uno stile semplice e lineare (non per forza moderno, attenzione!).

In questo caso ti sarà d’aiuto, nuovamente, la conformazione della casa e i colori già presenti per esempio nelle piastrelle del pavimento!

Puoi dare tocchi di colore, ma sempre senza esagerare per lasciare spazio alla personalizzazione, ricordati che i colori hanno una forte valenza psicologica (lo racconto qui!)!

Questa è una cosa importante perché chi vivrà in quella casa dovrà sentirsi a proprio agio e, lo abbiamo detto più volte, questo è possibile se la casa ci rappresenta!

Ora è ovvio che chi affitta sa che non potrà avere una casa che lo rappresenta al 100%, però trovare una casa in cui possa anche riuscire a dare un tocco della sua personalità sicuramente lo farà sentire bene!

QUESTO COMPORTA MOLTI VANTAGGI

I vantaggi di avere case ammobiliate da mettere in affitto progettate nella maniera giusta sono molteplici

– difficilmente la casa rimarrà sfitta per lungo tempo

– i prezzi degli affitti possono essere un poco incrementati, alzando di fatto il target di chi cercherà quel tipo di alloggio

– gli affittuari si sentiranno “coccolati” e tendenzialmente avranno più cura di ciò che gli è stato dato!

Questo te lo dico per esperienza, ho curato molte case ammobiliate da mettere in affitto, ho arredato case vuote o sistemato case parzialmente arredate!

Se hai una casa che vuoi affittare arredata non esitare a contattarmi!

Non si tratta di psicanalizzarti e tanto meno di farmi i fatti tuoi, ma per aiutarti ad arredare bene, devo conoscerti davvero!

E non si tratta nemmeno di avere due nozioni in croce come, faccio un esempio, “Mi piace lo stile moderno e amo il verde!”

No, davvero non è sufficiente se vuoi che il risultato sia una casa che parla di te, che ti rappresenti nel profondo dove poter veramente staccare la spina dal mondo esterno!

INIZIAMO IL PERCORSO DA UN PERIODO DI CONOSCENZA

Questo cosa comporta? che avremo bisogno di un piccolo periodo di conoscenza iniziale, che non significa che dobbiamo frequentarci per forza, tranquilla!

Ci vedremo, di persona se possibile o via skype e mi racconterai un po’ di te e di ciò che ti piace… ma soprattutto come vorresti vivere la casa e le tue esigenze!

Poi, come ho scritto nell’ultimo articolo, aprirò una cartella Pinterest (personale) in cui tu potrai mettere qualunque immagine ti piaccia.

Anche qui non deve per forza riguardare la casa, ma anche hobby, abbigliamento… posti… davvero tutto quello che ti attrae e ti provoca un’emozione!

Questo mi permetterà di capire moltissimo su di te, senza invadere la tua privacy!

IN CASO CONTRARIO CHE SUCCEDE?

Beh, io, per aiutarti ad arredare bene devo conoscerti davvero, quindi di solito se un possibile cliente non vuole investire un poco di tempo in questa fase, preferisco non prendere il lavoro!

Ora ti spiego cose succederebbe se non facessimo così…

Supponiamo che mi chiedi un aiuto ad arredare casa tua, e mi dai una piantina dicendomi, riprendendo l’esempio, “Io amo lo stile moderno e il colore verde!”, magari aggiungi che sei una persona che ama ricevere amici in casa, e basta!

Accetto questi assunti e lavoro per una casa moderna, con il colore verde che sia funzionale per ricevere ospiti…

Quando ti presento il progetto, facilmente non ti convincerà del tutto!

E allora partiamo con mille e mille modifiche che spesso non riesci a descrivere con chiarezza!

Questo perché? perché difficilmente la tua personalità si può racchiudere in un semplice “Amo il moderno, il colore verde e ricevere gli amici”!

PROVA A FARE UNA CARTELLA DOVE RIUNIRE VARIE IMMAGINI…

Se provi a fare una cartella su Pinterest, o guardi quelle che hai già, vedrai come le cose che ti piacciono e ti attirano sono anche molto diverse tra loro, difficilmente richiudibile nel semplice l’esempio di prima!

Ci saranno colori, stili, a cui magari non avevi pensato e che non mi avresti detto!

E la tua casa deve contenere tutta la tua personalità unica, tutto ciò che ti emoziona!

Vedere tutte queste immagini mi aiuterà a capire meglio chi sei e a porti le domande giuste per poter fare un progetto mirato che davvero ti possa rappresentare!

Se è vero che siamo bombardati da mille immagini, che possono anche distrarci (lo racconto qui) è anche vero, che possono dire molto di noi, dei nostri gusti e del nostro modo di essere!

DEVO CONOSCERTI DAVVERO PER AIUTARTI AD ARREDARE BENE

Per me questo passaggio di ascolto e visione è davvero importante, perché se no non fari un buon lavoro per te!

Per aiutarti ad arredare bene casa tua devo conoscerti davvero!

Se non facessi così, oltre a mostrarti progettazioni che non ti convincono, sai qual è il rischio?

Che ti dia suggerimenti “fuori luogo”!
Ora mi spiego: non sapendo con esattezza tutto quello che ti piace, vedendo che quel poco che mi hai detto non è sufficiente è inevitabile che proverò a darti suggerimenti basati sulla mia esperienza…

E magari ti lasci influenzare! Magari poi riesco a trovare qualcosa che ti piace e soddisfa i tuoi occhi… ma… non ti rappresenta!

E dopo un po’ sentiresti che c’è qualcosa che non va…

Davvero vogliamo rischiare? non è meglio investire un po’ di tempo a dirmi chi sei per poi riuscire ad avere una casa che ti rappresenta al 100%?

“Perché mai dovrei affidarmi ad un’interior designer? io i miei gusti li conosco!”

Se pensi questo sappi che hai perfettamente ragione: i tuoi gusti li conosci!

Quindi perché affidarsi ad un’interior designer?

Come mi è già capitato di dire, oggi giorno siamo davvero presi e distratti da mille cose che, purtroppo non ci permette di ascoltarci come vorremmo e forse dovremmo.

Questo fa si che molte scelte, anche quello dell’arredamento è fatto un po’ di fretta.

Il risultato?

Rischi di avere una casa che non ti rappresenta al 100% e nella quale non ti senti completamente a tuo agio!

Le distrazioni, i mille input possono davvero essere deleteri a volte e quindi quando si hanno mille idee, spesso anche ben diverse tra loro, un altro parere può essere d’aiuto.

IL PROFESSIONISTA TI AIUTA A TIRARE FUORI MEGLIO I TUOI BISOGNI

Un punto di vista esterno resta anche più razionale, non è “falsato” da mille emozioni!

Lascia che ti faccia una domanda: ti è mai capitato che un’amica sapesse darti dei suggerimenti così utili che hai pensato “mi conosce meglio di quanto mi conosca io”?

Ecco è un po’ quello che dovrebbe fare un’interior designer, è quello che io voglio fare ogni volta!

Lo sai a chi mi piace paragonarmi? al filosofo Socrate che ha fatto sua l’arte della maieutica… di base lui diceva di non sapere nulla e di aiutare chi lo seguiva a tirare fuori le conoscenze che avevano già dentro!

Io voglio essere il veicolo per riuscire a focalizzarci solo su quello che davvero ti piace e ti rappresenta…

E se ti piacciono tante cose diverse?

Andremo ad importanza!

La tua personalità difficilmente può essere raccontata da un solo colore o da un solo stile, è assolutamente normale!

Affidarsi ad un’interior designer serve per riuscire ad esprimere davvero tutte le sfaccettature del tuo essere unico, e poi metterle insieme in un modo che abbia un senso e sia funzionale per te!

PICCOLA CONFESSIONE…

Però ora voglio farti ridere…

In un articolo di qualche tempo fa ho detto come copiare le ambientazioni dalle immagini di internet sia potenzialmente dannoso… (l’articolo lo trovi qui, oppure puoi vedere il video su youtube), ma sai come faccio per capire i gusti veri dei miei clienti?

Ebbene, faccio una cartella assolutamente privata su pinterest, dove loro mettono TUTTO quello che gli piace!

E con tutto non intendo solo arredo, ma davvero tutto!

Ti sembra una contraddizione?

In realtà non lo è, perché ovviamente NON andrò MAI a copiare quelle ambientazioni, ma mi permette di capire molto della persona con cui devo lavorare.

Come ti dicevo prima, la maggior parte delle volte trovo immagini con stili/colori/mood anche molto diversi tra loro e creare un ambiente che metta insieme tutto è davvero una bellissima sfida!

Questo è ancora più evidente quando la casa va progettata per 2 persone, o per una famiglia… se già tu da sola hai gusti vari, figurati unire insieme più personalità, spesso anche molto diverse!

ECCO PERCHÉ AFFIDARSI AD UN’INTERIOR DESIGNER!

Capisci perché è importante affidarsi ad un’interior designer?

Ora potresti dirmi: “ok, ma alla fine, andando in un negozio di arredo, anche lì mi aiutano a creare un bell’ambiente…!”

E, di nuovo, hai ragione, sanno SEMPRE creare ambientazioni molto belle, ma non hanno il tempo di andare davvero in fondo a capire chi sei, chiederanno alcune informazioni come stile e colore (in generale) e poi faranno le loro proposte.

Inoltre ti proporranno i mobili e i complementi che hanno loro!

Il risultato sarà bello e magari lo sceglierai, ma facilmente non riuscirà a rappresentarti al 100%!

La tua casa è un luogo che definirei in qualche modo sacro, è il tuo nido e tu lì ti devi sentire davvero super bene, non importa che sia grande o piccola!

Inoltre, è un grande investimento, quindi non rischiare di non riuscire a creare una casa che ti rappresenta veramente nel profondo!

Affidati alla consulenza di un’interior designer, e non esitare a contattarmi!