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Arredare al meglio il soggiorno è importante perché è la stanza che tendenzialmente viviamo di più ed è quella in cui riceviamo eventuali ospiti.

Naturalmente la primissima cosa da fare è capire come usi questo ambiente, qual è la sua funzione principale!

Potresti usare il soggiorno per leggere, guardare la tv, rilassarti o avere spesso ospiti.

È ovvio che una non esclude l’altra, ma una sarà principale e le altre secondarie.

Questo step è essenziale per la scelta dei mobili e la loro posizione!

Definito questo ci sono comunque 5 + 4 elementi che restano indispensabili, vediamoli insieme!

– CREARE UNA ZONA CONVERSAZIONE

Avere una zona dedicata alla conversazione è importate per rendere l’ambiente più accogliente e intimo.

Per crearla basterà avere, oltre al divano principale, un altro divano o anche solo una seduta di fronte o quanto meno laterale al divano stesso.

Potresti pensare di non averne bisogno se vivi solo e raramente hai ospiti…

Se questo fosse il caso, certamente dovrai considerare la funzione principale, relax, televisione o lettura per cercare il divano che sia più funzionale per questa funzione!

Una volta individuato questo, però, l’aggiunta di una seduta, la creazione quindi di una piccola zona di conversazione, renderà il tuo soggiorno ancora più invitante e piacevole.

Per prima cosa posiziona il divano nel modo più funzionale a come vivi il soggiorno!

Fatto questo aggiungi una o più sedute, in modo da creare una zona un po’ più intima in modo che, in caso di ospiti tutti possano godere della compagnia dell’altro.

Se hai un soggiorno molto grande puoi pensare di creare aree conversazioni differenti!

Nel cercare gli elementi giusti per creare questa zona conversazione ricorda di prendere bene le misure in modo che tutto sia proporzionato e che tutto sia facilmente fruibile.

(credits: cose di casa; article.com)

– TAVOLINO

Un’altra cosa davvero essenziale in un soggiorno è il tavolino, per appoggiare tutto quello di cui hai bisogno, dal telefonino al bicchiere d’acqua allo snack!

Il tavolino è funzionale per appoggiare appunto ciò che ti serve, ma è anche decorativo!

Se adornato con i giusti accessori, il tavolino può davvero diventare un elemento unico e caratterizzante!

La dimensione e la forma del tavolino dipenderà da quella del divano (è una di quelle misure importanti di cui parlo qui!).

In caso di soggiorno piccolo, lo abbiamo visto, potrebbe essere utile prendere un set di tavolini che si possono riporre uno nell’altro.

Naturalmente scegli un materiale che si accordi bene con lo stile o il mix di stili che hai scelto!

(credits: Etsy; idoitmyself.be)

– ATTENZIONE ALLA LUCE GENERALE

Un’altra cosa davvero importantissima da considerare è la luce generale!

La stanza deve essere correttamente illuminata, quando sei seduto nella tua zona di conversazione tutto deve essere ben visibile!

Se l’altezza lo consente potresti pensare ad un controsoffitto per poter avere faretti incassati, oppure un bel lampadario, magari scenografico.

Nel caso di un lampadario l’ideale sarebbe che puntasse nel mezzo della zona conversazione!

Ovviamente puoi anche pensare di avere entrambe le soluzioni o se hai una cornice in alto potresti metterci delle strip led per un’illuminazione uniforme e avere anche un bel lampadario.

(credits: imgnyc.com; Maureen Stevens Design)

– CREA UN PUNTO FOCALE

Per rendere interessante il tuo soggiorno è importante creare un punto focale, ovvero un punto che attragga l’attenzione!

Il punto focale di solito parte dal divano scelto.

Spesso e volentieri infatti il punto focale è proprio la parete sopra il divano.

Usa del colore, un quadro particolare, qualcosa che attiri l’occhio!

Se hai la fortuna di avere una vetrata con una vista meravigliosa, ovviamente è bene enfatizzare questa cosa come punto focale.

Lo stesso vale se tu avessi un camino: valorizzalo e fallo risaltare su tutto!

Potresti anche, perché no, far diventare l’angolo televisione o la tua bella libreria il tuo punto focale…!

Se vuoi saperne di più sul punto focale ne ho parlato in questo video (qui come articolo)

(credits: Etsy-ArttideArt; interiordub.com)

– TAPPETI

Il discorso tappeti non è sempre facile perché non a tutti piacciono eppure sono un elemento davvero essenziale per un soggiorno elegante ed accogliente.

Il tappeto serve a legare insieme tutti gli elementi: il tavolino e le sedute dell’area conversazione!

È estremamente importante che il tappeto accolga in se tutti gli elementi o quanto meno, come ormai sai, accogliere i piedi frontali delle varie sedute.

Questo crea coesione e rende l’ambiente caloroso, intimo e confortevole.

La scelta dei colori dipenderà prima di tutto dalla tua palette colori, dallo stile e poi dal volere o meno creare un po’ di contrasto con i vari elementi.

Per quanto riguarda il materiale invece dipenderà dal suo utilizzo, da quanto viene calpestato e se ci sono in casa bambini e/o animali!

Parlo di tappeti qui!

(credits: rugsusa.com; westelm.com)

Questi i 5 elementi che a parere mio sono indispensabili in un soggiorno, ora diamo un po’ di ritmo e personalità all’ambiente con qualche extra!

– LUCI DECORATIVE E DI ATMOSFERA

Avere una illuminazione generale non è sufficiente per un buon confort visivo e soprattutto per creare atmosfera.

È importante quindi aggiungere luci a parete, o a terra e magari qualche bella lampada da tavolo.

Questo aiuta a dare profondità e, come detto prima a creare atmosfera.

Sarebbe davvero auspicabile di avere luci dimmerabili così potrai avere il controllo sull’intensità della luce nella stanza.

Parlo in dettaglio di illuminazione qui.

(credits: overstock.com; elmueble.com)

– CREDENZA – LIBRERIA

Sappiamo che lo spazio per riporre non è mai sufficiente!

Sarà importante quindi avere una credenza per poter ritirare e sistemare tutto.

Puoi anche pensare ad avere un tavolino contenitore o una bella cesta per riporre tutte quelle piccole cose che potrebbero creare disordine.

Se sei un amante dei libri potrebbe essere utile una bella libreira dove mettere in bella mostra, oltre ai libri, magari qualche bell’oggetto!

(credits: elmueble.com; kassavello.com)

– TAVOLINI LATERALI

Anche le superfici su cui appoggiare le cose sembrano non bastare mai: aggiungi quindi dei tavolini di fianco al divano, magari nell’angolo che possa servire anche all’altra seduta.

Potrebbe essere il posto ideale per mettere una bella lampada, magari qualche oggetto personale come delle foto.

(credits: decorpad.com; whitepicketfarmhouse.com)

– PIANTE

Potevo non concludere con le piante?

Ormai lo sai che portare in casa la natura è essenziale in ogni stanza, e che questa aiuta apportando texture e colori.

Inoltre le piante danno quel tocco di vita e di fresco all’ambiente.

(credits: planete-deco.fr; xoxojackie.com)

 

Spero che questo articolo sui 5 elementi indispensabili per arredare il soggiorno ti sia stato utile e ti sia piaciuto, nel caso fammelo sapere nei commenti.

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E come sempre se hai bisogno di una consulenza non esitare a contattarmi!

Il soggiorno piccolo è un altro di quegli ambienti sfidanti da arredare, proprio a causa delle dimensioni ridotte…

Oggi vorrei darti alcuni suggerimenti per rendere bello e funzionale anche il soggiorno più piccolo!

1 – USA CORRETTAMENTE IL COLORE

Mi sento un po’ ripetitiva, ma il colore è un alleato preziosissimo per le nostre case, se lo si usa correttamente.

Negli ambienti piccoli è importante usare colori chiari ingrandire visivamente gli spazi.

I colori chiari riflettono maggiormente la luce dando alla stanza luminosità e aria.

Come sempre colori chiari NON significa a tutti costi bianco, ma tutti i colori purché desaturati!

(credits: Margaret Boatner; spacejoy.com)

Se ami il colore non devi rinunciarci solo perché hai un soggiorno piccolo, ti basterà usarlo in elementi più piccoli come una poltroncina o un pouf e poi negli elementi decorativi!

Evita contrasti troppo forti, perché, come detto altre volte,  l’uniformità fa sembrare una stanza più grande di quello che è!

Quindi usa i tuoi colori preferiti, per dare personalità, ma in maniera ponderata!

(credits: dekorturk.com; Pia Capdevilla)

2 – PRENDI MOBILI PROPORZIONATI

Se prendi mobili grandi la stanza apparirà più piccola e soffocante.

È importante quindi prendere mobili proporzionati alla stanza!

Potresti anche prenderli un pochino più piccoli per dare una maggiore sensazione di ampiezza.

È importante che ci sia un po’ si spazio tra i vari mobili questo per permettere una fluidità visiva attraverso la stanza.

Cerca mobili funzionali, comodi, che abbiano linee e strutture semplici!

Come visto in tutti gli articoli che parlano di spazi piccoli (qui l’intera playlist video), cerca elementi coi piedini perché vedere dello spazio sotto inganna la mente ingrandendo visivamente l’ambiente.

(credits: Future PLC – Rob Sanderson)

Per quanto riguarda il divano potresti anche pensare a divani modulari che puoi modificare a seconda delle tue necessità.

Comunque meglio avere un divano più piccolo e una poltroncina che un divano grande: il numero di posti a sedere sarà lo stesso, ma visivamente sarà meno pesante e più versatile!

Per quanto riguarda il tavolino, il consiglio è di prendere un set di tavolini ad incastro.

Un tavolino piccolo potrebbe non essere funzionale, mentre uno grande potrebbe essere troppo ingombrante.

Il set ti permette, un po’ come il divano modulabile, di aprirlo o chiuderlo a seconda delle necessità!

(credits: Ikea; amazon)

3 – SEMPLIFICA IL TUO STILE

Quando si arreda uno spazio piccolo, la semplicità è un elemento cruciale!

Stili come il nordico, il japandi e il minimal sarebbero l’ideale, ma, come visto per la camera da letto, se non sono stili che ti rappresentano del tutto usa quello che ti piace di più ma semplificalo.

Cerca elementi dalle linee pulite e semplici e caratterizzalo magari con complementi più peculiari.

Pensa magari ad usare elementi in trasparenti per alleggerire gli spazi.

Questi elementi sono fantastici per gli spazi piccoli perché lasciando passare lo sguardo oltre non hanno nessun peso visivo.

Non esagerare nell’utilizzo di questi materiali perché potrebbero cambiare l’atmosfera rendendola più fredda!

(credits: Reserve home; Avile studio)

4 – ATTENZIONE AL TAPPETO

Se ami e usi tappeti il consiglio è di prendere un tappeto che sia tono su tono, o comunque con poco contrasto, con il pavimento.

Questo crea uno spazio uniforme limitando anche la vista dei bordi che creano una barriera.

È molto essenziale evitare il più possibile le barriere per non rimpicciolire visivamente gli spazi.

Il tappeto potrebbe essere importante per definire gli spazi se hai più  funzioni nella stessa stanza, ma mantenere un’uniformità di base, come i colori, ed evitare i contrasti in ambienti piccoli aiuterà a mantenere lo spazio arioso e armonioso.

Fai attenzione anche alle dimensioni del tappeto: come abbiamo detto altre volte deve accogliere tutti gli elementi, almeno i piedi frontali!

Questo sempre per evitare il più possibile la vista di bordi, che creano barriere!

(credits: theblushhome.com; elmueble.com)

5 – USA LE GIUSTE TENDE

Un piccolo trucco per ingrandire visivamente la stanza è di usare tende a tutt’altezza e di un colore simile a quello dei muri.

Una tenda appesa il più vicino possibile al soffitto enfatizzerà l’altezza facendo passare in secondo piano la dimensione.

È anche importante che la tenda appoggi o almeno sfiori i pavimento, sempre per non creare barriere.

Usare un colore similare a quello dei muri serve ad evitare i contrasti forti e a mantenere un’uniformità di base che visivamente amplifica una stanza.

Nel caso tu non amassi le tende a drappeggio puoi optare per pannelli a vetro, magari a rullo o a pacchetto, mantenendo però colori sempre chiari e similare  quello dei muri.

(credits: decorreport.com; brandoconcept.com)

6 – USA SPECCHI

Un sapiente uso di specchi aiuterà a duplicare la luce e lo spazio.

Gli specchi in oltre possono essere molto decorativi, dando un tocco di eleganza ad ogni ambiente.

E si possono usare per creare il focal point!

Puoi anche pensare di specchiare un intera parete per amplificare la sensazione di spazio.

Mi raccomando di posizionare lo specchio in modo che rifletta una parte bella, magari un bell’esterno, ma soprattutto ordinata, se no raddoppierai il caos!

(credits: Mark Luscombe-Whyte; imgnyc.com)

7 – PORTA UN TOCCO DI NATURA

La natura apporta texture, colore e movimento all’ambiente.

Qualche vaso con una o due grandi foglie masso sul coffe table oppure un bel ramo messo sulla credenza sono davvero un bel tocco!

Ideale è avere un vaso con una bella pianta alta, per enfatizzare le altezze, un po’ come le tende.

Se non hai spazio a terra, oltre alle varie superfici che hai puoi pensare ad appendere qualche vaso!

Anche questo ti aiuterà ad enfatizzare le altezze!

(credits: sunnycirclestudio.com; historia de casa)

8 – PENSA VERTICALE E USA I MURI

Lo spazio è tredimensionale e in ambienti piccoli dobbiamo davvero avvalerci di tutto lo spazio possibile!

Quindi pensa verticale mettendo librerie a tutta parete per sfruttare ogni centimetro…

Appendi vasi di piante, come visto prima, o anche una sedia!

Pensare verticale ti permetterà di avere in casa tutto ciò che ti piace e desideri senza soffocare il pavimento e permettendo una migliore fruizione degli spazi.

Avrai così una casa funzionale per il tuo modo di viverla, ma anche bella e soprattutto confortevole.

È possibile che si debba optare per mobili su misura, ma ne vale davvero la pena.

(credits: epgplus.com; designmag.it)

9 – USA LE FANTASIE

Non bisogna esagerare con pattern e fantasie, ma non è nemmeno necessario rinunciarci!

Fantasie e pattern infatti danno carattere e ravvivano l’ambiente!

L’ideale è usarle in elementi medio piccoli come una poltroncina, un pouf, i cuscini decorativi…

Non usare più di tre fantasie e bilanciale con tinte unite.

È importante che le fantasie abbiano un punto in comune… parlo di come mixare le fantasie qui.

(credits: tlcinteriors.com.au; flipboard.com)

10 – SCEGLI LE GIUSTE LAMPADE

Quando lo spazio è piccolo non è una buona idea riempire la stanza di lampade, da tavolo a terra ecc…

Per una buona illuminazione cerca di usare luci architettoniche come faretti incassati o velette con strisce led.

Questo tipo di luci darà una buona illuminazione generale e sarà molto discreta.

Puoi poi completare con alcune lampade decorative: se lo spazio l’altezza lo permette puoi usare lampadari oppure lampade a muro.

Così facendo non solo eviterai una sovrabbondanza di lampade, ma libererai spazio a terra e sulle superfici, mantenendo un’ottima illuminazione.

(credits: Zimmo.be; medium.com)

11 – USA IL BALCONE COME SPAZIO AGGIUNTIVO

Se il tuo soggiorno ha un balcone (anche piccolo) decente, collega questi due ambienti come fosse uno solo.

Usa arredi che si richiamano con colori similari in modo da ampliare gli spazi!

(credits: elmueble.com)

Un valido trucco per ampliare visivamente gli interni è di illuminare gli esterni.

Quindi se hai un balcone adiacente, oltre ad arredarlo in modo uniforme con l’interno, illuminalo!

Questa connessione, interno ed esterno amplificherà visivamente gli spazi.

(credits: dsigners.net)

 

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Conosci il color blocking?

È un modo originale e creativo di usare il colore sulle pareti, che da qualche tempo sta diventando un trend!

Il color blocking significa letteralmente colorare a blocchi, ovvero solo porzioni di pareti.

Inizialmente si vedevano pareti colorate solo fino a metà altezza, poi pareti con divisi in “triangoloni” per arrivare a usare tutte le forme geometriche e solo su porzioni di pareti appunto.

Il color blocking è davvero un’idea da tenere in considerazione se se vuole cambiare il look della propria casa, o anche solo di una stanza.

Questi accenti di colore dati alle pareti danno carattere e sono anche divertenti.

Se hai un po’ di manualità puoi anche pensare di fare tu stesso questi giochi di colore usando il nastro per mascherature.

Attenzione solo di prendere un nastro davvero buono per evitare di portare via dell’intonaco quando lo rimuovi!

Come applicare il color blocking?

– DIVIDERE E DELINEARE

Una delle applicazioni del color blocking in realtà l’abbiamo già vista: dividere otticamente un ambiente che contenga più di una funzione!

In un open space, per esempio, dove hai cucina e soggiorno potresti decidere di usare 2 colori diversi per dare la sensazioni di due ambienti diversi.

Il cambio di colore, infatti, creerà una sorta di confine.

Oppure, se il tuo angolo studio è integrato in un altro ambiente della casa, potresti, anche lì delimitare questa funzione con l’utilizzo di un altro colore.

(credits: Bän Architecture; @thuisbijmij)

Ancora, se hai l’entrata che da direttamente nel living, potresti colorare la zona entrata o anche solo riquadrare una eventuale consolle con lo specchio o l’appendiabiti.

Naturalmente, se hai creato un angolo relax (come racconto qui) anche questo potrebbe essere definito con colori diversi rispetto al resto.

(credits: meu.alugado; @papercollective)

– ENFATIZZARE

Il color blocking può essere usato anche per enfatizzare un elemento, un arredo, un dettaglio architettonico creando un punto focale!

Un classico potrebbe essere quello di incorniciare il letto, per attirare lo guardo proprio lì!

Puoi davvero sbizzarrirti tra fasce orizzontali, verticali, archi o qualunque altra forma che rispecchi il tuo stile!

In caso di fascia verticale potresti anche decidere di proseguire sul soffitto, solo per un pezzettino, diciamo profondità cuscini, oppure per tutta la lunghezza del letto incorniciandolo completamente.

Fare così creerà una sorta di nicchia che renderà questa parte più accogliente.

(credits: habitatbyresene.co.nz; Creative Studio)

Molto divertente se usato in una camera per ragazzi, sempre per evidenziare il letto, ma anche magari una zona gioco o la zona studio.

Nell’ultimo caso, mi raccomando solo di non usare l’arancione perché è un colore distraente e quindi non concilia lo studio! (parlo di psicologia di colori qui).

(credits: nospacelikehome.uk; @at_the_merrells)

Come accennato prima, potresti pensare di usare il colore per enfatizzare elementi architettonici come delle colonne o degli archi.

Puoi usare il colore anche per creare un gioco di volumi.

Ancora, puoi usarlo per dare risalto a quadri, foto gallery, delle mensole o per rallegrare una zona.

(credits: Amr Moussa; isoscella.co.uk)

– PER DARE QUEL TOCCO IN PIÙ

Colori e forma hanno un significato intrinseco profondo (sui colori trovi tutto qui) e usarli in un certo modo darà un certo tipo di comunicazione.

– Quadrato e rettangolo sono simbolo di stabilità equilibrio e protezione grazie ai suoi lati paralleli.

– Il cerchio, per la sua mancanza di spigoli,è il simbolo della ciclicità e ricorda un abbraccio.

– Il triangolo è una via di mezzo, una base stabile e due lati obliqui che tendono verso l’alto, creando dinamicità e vivacità.

Se scegli la forma quadrata o rettangolare perché vuoi simboleggiare equilibrio, ma allo stesso tempo vuoi dare un po’ di movimento basterà sovrapporre un paio di queste forme con colori diversi e il gioco è fatto!

Come sempre attenzione a non esagerare… l’equilibrio è sempre la chiave!

(credits: Justine Villanueva; etsy.com)

Ovviamente il color blocking può essere anche usato in maniera creativa e divertente, senza un motivo vero, per dare un tocco in più assolutamente inaspettato.

Sono sprazzi di colore che possono sembrare messi lì a caso, ma che sono originali proprio per questo!

(credits: @thistimeincolour; Lisa Le Phu)

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Scegliere i pavimenti per la propria casa, sembra facile, ma davanti alle tante proposte super accattivanti c’è il rischio di perdersi!

A volte si sceglie quello che piace di più, senza però avere ben presente tutto il resto.

Scegliere i pavimenti va fatto in maniera ponderata anche perché è una di quelle più definitive e costose!

Oggi quindi vorrei condividere con te gli step da seguire per scegliere correttamente i pavimenti di casa tua.

Come sempre una buona progettazione è la base per ogni scelta che si fa per la casa!

1 – SCEGLI LO STILE

È molto importante capire quale sarà lo stile o il mix di stili che ti rappresenta e che quindi vorrai usare nella tua casa.

Questo perché, come puoi immaginare, ogni stile ha materiali e colori che lo enfatizza, e questo vale anche per il pavimento.

Stili come il rustico o l’industriale per esempio amano materiali grezzi e colori carichi, mentre lo stile nordico predilisce lisce materiali essenziali e colori chiari.

Soffermati quindi prima di tutto a capire quale sarà lo stile principale della tua casa, se hai dei dubbi qui trovi i principali stili per la casa.

Definire lo stile ti aiuterà anche a capire se è meglio avere un pavimento a tinta unita o con dei pattern e anche il tipo di posa!

(credits: westwing.ch; dinesen.com)

2 – CREA LA TUA PALETTE COLORI

Una volta individuato il tuo stile, prima di scegliere il pavimento, è bene creare una palette colori.

Ovviamente se hai già degli arredi dovrai tenerne a mente, per scegliere un pavimento dalle tonalità similari oppure che si abbini perfettamente.

Inoltre, a meno che tu non voglia cambiarli, prendi, nella palette anche i colori di tessili e oggetti decorativi che hai!

Una volta individuati i colori già presenti puoi decidere per un pavimento in contrasto con i colori che hai oppure in armonia, scegliendo un pavimento dai toni più simili a quelli che hai già.

Non avere paura di chiedere dei campioni dei pavimenti che hai adocchiato, portali a casa e avvicinali al muro e ai mobili per vedere se l’accostamento davvero funziona.

In questo modo potrai capire veramente se la tua scelta è corretta oppure no.

(credits: @grunderzeit zeit; bamconstructions.com.au)

3 – ATTENZIONE ALLA LUCE

Materiali e colori hanno una resa diversa a seconda della loro esposizione alla luce: la resa cambia durante il giorno e cambia con la luce artificiale.

Anche per questo motivo quindi è importante riuscire a portare a casa dei campioni di pavimento, perché la luce presente a casa tua sarà sicuramente diversa da quella del negozio.

L’illuminazione è importantissima per decidere se prendere pavimenti chiari o scuri.

Infatti se la tua casa è molto luminosa potrai scegliere indifferentemente tra chiari e scuri, ma, in caso contrario, sarà meglio orientarsi su tonalità chiare per non appesantire e non rimpicciolire otticamente!

Tutto questo, naturalmente sempre avendo presente lo stile e la palette colori scelti!

(credits: chrislovesjulia.com; onekindesign.com)

4 – SCEGLI IL MATERIALE IN BASE ALLA FUNZIONALITÀ

Una volta deciso lo stile, e il colore e anche se prendere un pavimento chiaro o scuro, bisogna scegliere il materiale!

Per fare questa scelta bisogna capire dove e come verrà utilizzato.

Ci sono infatti materiali più resistenti al calpestio o all’umidità, altre meno, alcune più semplici da pulire e altre più delicate…

Come scegliere? Ebbene tutto dipenderà da te, dal tuo stile di vita e dalle tue necessità, se hai o meno figli e/o animali per esempio.

Quindi, ancora una volta, soffermati su ciò che è funzionale per te e per come vivi la casa!

Un’altra cosa molto importante a cui devi pensare è se mettere o meno il riscaldamento a pavimento.

Anche questo influirà sulla scelta dei materiali perché non tutti i materiali hanno le stesse prestazioni energetiche!

(credits: katelynsblock.com; behance.net)

PAVIMENTO UNICO O NO?

Una volta visti questi 4 step c’è ancora un’ultima cosa a cui pensare: pavimento unico in tutta la casa oppure no?

Non c’è una risposta giusta o sbagliata, anche qui molto dipenderà da te e dai tuoi gusti.

Un pavimento unico sicuramente sarà un filo conduttore ed è raccomandabile in spazi piccoli.

Se, nonostante la casa piccola vuoi cambiare, ricorda di usare pavimenti che non contrastino troppo tra di loro, onde evitare di creare confini che rimpicciolirebbero otticamente gli ambienti.

Se hai un open space e vuoi due pavimentazioni diverse, per dividere otticamente gli ambienti, puoi giocare anche su come fare il cambio di pavimentazione che non deve per forza essere netto, ma può essere frastagliato o degradato!

(credits: traekompagniet.com; CVI Design)

Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti sia piaciuto, nel caso fammelo sapere nei commenti.

Non esitare a condividerlo con qualcuno a cui pensi possa interessare l’argomento, ne sarò onorata e mi aiuterà a farmi conoscere!

E ricorda che se hai bisogno di una consulenza non devi fare altro che contattarmi!

Ci sono elementi di uso quotidiano che hanno un design talmente “semplice” che ci da impressione che esistano da sempre.

Eppure tutti questi oggetti hanno una loro storia!

Oggi ne ho scelti 5 e voglio raccontarteli, se poi è un argomento che ti piace ne cercherò altri!

1 – METRO TASCABILE

metro tascabile

Quando si deve misurare qualcosa la precisione dello strumento che si usa è assolutamente cruciale, ma sono importanti anche maneggevolezza e praticità!

Ecco quindi che nel 1821 James Chesterman (1795-1867) registrò un brevetto per la sua invenzione: un metro che si arrotolava automaticamente grazie ad un meccanismo a molla.

L’anno precedente si era trasferito da Londra a Chesterfield dove, dopo aver ottenuto il brevetto, fondò la Chesterman Steel Company, che divenne sinonimo di strumenti di alta qualità per la misurazione e iniziò ad esportare negli Stati Uniti.

Il primo metro tascabile fu messo in commercio nel 1842: inizialmente era in a striscia in tessuto rinforzata da filo metallico.

In seguito scaldando e unendo tra loro lunghe file di acciaio creò un nastro che poteva essere contenuto in una custodia di pelle.

Una volta srotolato dalla custodia il nastro restava rigido e poteva rimanere disteso senza subire modifiche.

Il nastro aveva una giunzione ogni 6mt e in gancetto iniziale che si ripiegava nella custodia.

La rivista Scientific American, nel 1869, scrisse un’ottima recensione su questo metro, lodandone l’unicità, la precisione nella misurazione, l’essenzialità e la possibilità di essere portato ovunque.

Oggi il metro tascabile esiste in varie metrature con all’estremità anelli, occhielli, filo di piombo o ganci pieghevoli.

2 – METRO PIEGHEVOLE

metro piegnevole

Non si sa con esattezza quando è stato inventato e da chi, di certo è che ci sono degli esemplari che risalgono a partire della prima metà del XIX secolo.

La caratteristica principale è di facile da trasportare.

Ne esistevano di diverse misure: da 43 cm a 268 cm.

I metri di precisione venivano prodotti in metallo, ma essendo caro, difficile da lavorare e pesante, prima dell’introduzione della plastica i righelli erano prodotti in legno o avorio.

L’avorio, comodo per il suo sfondo bianco sul quale si vedeva bene il nero delle misure era usato però come seconda scelta: esteticamente bello, ma poco pratico visto che patisce l’umidità.

Per fare quelli di legno solitamente si usava il legno di bosso, essenza decisamente durevole che non s’ dilata né si contrae con l’umidità.

Le cerniere e i profili per i righelli in legno erano di ottone, mentre per quelli in avorio erano di argento tedesco (una lega di argento e nickel).

Queste cerniere dovevano essere strutturate in maniera perfetta affinché il metro stesse aperto e non cedesse.

Inizialmente graduati a mano, prendendo a modello la scala graduata e la lama calibrata, incidendo i numeri e i vari segni. Questi solchi successivamente vennero riempiti con nerofumo e strofinati con olio di semi di lino.

3 – FORBICI

Elementi di design: forbici

Questo oggetto esiste, sotto forma di cesoie, almeno dal XIV a.C.  e come forbici dal primo secolo d.C.

In tutto questo tempo ovviamente il suo design è cambiato infinite volte, dalle punte, allo spessore delle lame, ovviamente ai manici.

Le forbici casalinghe, dal designer sconosciuto, hanno la punta smussata che da chiusa protegge la lama affilata, mentre da aperta la lama appuntita può penetrare facilmente nel materiale da tagliare.

Il percorso che portò alla produzione industriale delle forbici iniziò con l’invenzione dell’acciaio in Inghilterra, intorno al XVIII secolo.

Questo avvenne in particolare a Sheffield  che era già un polo importante di produzione di coltelleria dal XIII secolo (ne parla Chaucer  nei “Racconti di Canterbury”).

La produzione di forbici (e coltelli) crebbe molto con  l’invenzione da parte di Henry Bessemer nel 1856 del convertitore Bessemer: una fornace in grado di produrre 30 tonnellate di acciaio in mezz’ora.

Sheffield poté così fare fronte alla crescente richiesta che arrivava dall’America.

Il convertitore di Bessemer è stato usato in tutto il mondo per lungo periodo, ma ad oggi ne rimangono 3, uno dei quali è esposto nel Kelham Island Museum di Sheffield.

Sheffield, acnora oggi è un importante centro manifatturiero e aziende come la William Whiteley & Sons producono forbici dal 1760, tramandando quest’attività da più di sette generazioni.

4 – LA GRAFFETTA

Elementi di design: graffetta

Alle volte le idee più semplici sono le migliori! Tecnologia pari a zero, utilità infinita!

Le graffette odierne sono state affinate alle dimensioni ottimali per provvedere all’esatta tensione richiesta tra solidità e flessibilità.

La perfezione con cui questo filo d’acciaio è ripiegato e la sua perfetta flessibilità ha dell’incredibile eppure… chi di noi non l’ha srotolata almeno una volta???

L’inventore della graffetta è il norvegese Johan Vaaler (1866-1910) che la sviluppò nel 1899,  anche se depositò il brevetto successivamente in Germania perché la Norvegia non aveva leggi in merito.

Ad onore di cronaca nel 1900 L’americano Cornelius I. Brosnan aveva depositato un brevetto per la propria graffetta, il Konaclip.

Comunque fu l’azienda inglese Gem Manufactoring a disegnare a prima graffetta a doppio ovale che usiamo ancora oggi.

Si diversifica dall’originale di Vaaler per via del doppio ovale che protegge maggiormente la carta da possibili graffi.

In seguito sono nati altri design come le graffette antiscivolo o quelli più grandi per raccogliere più fogli.

Curiosità: Durante la seconda guerra mondiale fu proibito ai norvegesi di indossare qualsiasi tipo di spilla che ricordasse il loro re… allora loro iniziarono ad indossare le graffette come spille!

5 – MOLLA FERMA CARTE

Elementi di design: molletta fermacarte

Inventata da Louis E. Baltzley (1895 -1946) nel 1911, ha un design davvero semplice ed originale che, come la graffetta, serve a tenere insieme più foglio non rilegati… o, perché no a chiudere i pacchi di pasta o biscotti!

Rispetto alla graffetta riesce a tenere insieme più fogli!

Baltzley, nato a Washington DC è, diciamo così, un figlio d’arte: padre e zio infatti avevano registrato una decina di brevetti e il nonno Elias Howe ha inventato la prima macchina da cucire.

Il padre, Edwin Baltzley era anche uno scrittore e necessitava di un modo semplice per tenere insieme le pagine dei suoi scritti evitando il sistema dell’epoca: bucare a margine i fogli e cucirli!

Sistema indubbiamente perfetto per tenere insieme i fogli, ma scomodo in caso di aggiunta o di rimozione di alcune pagine!

Ecco quindi che Louis prese ispirazione da questo fatto e trovò la soluzione.

La molla consiste in una base nera sagomata a forma di triangolo a cui sono attaccate due stanghette mobili di metallo inserite a cerniera.

Le stanghette possono essere piegate all’indietro per esercitare pressione sulla base e aprirla.

Poi possono rimanere così oppure essere ripiegate in avanti per occupare meno spazio.

La felice combinazione di volume cavo della base e stanghette leva regolabili sono state la fortuna di questo strumento davvero utile e versatile.

Inizialmente Baltzley produsse il fermaglio nella sua stessa azienda, la LEB Manufacturing e in seguito concesse la licenza anche ad altri produttori.

Curiosità: lo stesso Baltzley revisionò per ben 58 volte la sua invenzione tra il 1915 e il 1932, e nel 1934 aveva già altri 20 brevetti per oggetti da lui inventati!

 

Spero che tu abbia trovato questo articolo sulla storia degli elementi di design di uso quotidiano interessante, nel caso fammelo sapere nei commenti!

Se hai bisogno di una consulenza non esitare a contattarmi!

Eccoci arrivati alla primavera… è ora di sistemare i nostri spazi all’aperto e rendere anche un balconcino piacevole e funzionale.

La pandemia, nostro malgrado, ci ha insegnato l’importanza di utilizzare al massimo ogni spazio all’aperto possibile.

L’anno scorso scrissi un articolo su come fare per chi avesse un balcone lungo e stretto (qui versione video), oggi vorrei integrare parlando di mini balconcini.

Il balconcino, come ogni ambiente della casa, ti deve rappresentare, deve essere gradevole passarci del tempo…

– FINALITÀ

Per rendere piacevole e funzionale un balconcino, la prima cosa da fare è capire come lo vuoi usare: per rilassarti? Per mangiare?

Quando il balcone è lungo è possibile dividerlo in più zone, ma se il balcone è davvero piccolino si potrà adibire ad una sola funzione…

Come scegliere?

Diciamo che la posizione del balconcino rispetto agli interni potrebbe essere d’aiuto:

– vicino alla cucina potrebbe essere adibito a spazio per mangiare o alla coltivazione delle piante aromatiche;

– adiacente al soggiorno potrebbe essere arredato come zona relax;

– accanto ad una camera da letto potrebbe diventare un angolo rifugio!

Ovviamente tutto dipende dalle tue abitudini e da ciò che senti di avere più bisogno.

(credits: themoodpalette; Nadine De; myparadissi.com)

– ATTENZIONE ALLE DIMENSIONI

Anche il balconcino, per essere funzionale e piacevole, deve essere arredato con mobili che siano proporzionati con lo spazio!

Prendi quindi bene le misure per comprare complementi che possano permettere una facile fruizione dello spazio.

Per quanto piccolo possa essere il balcone deve essere sempre accessibile!

(credits: bekleidet.net; trendencias.com)

 

– ARREDI

La scelta degli arredi dipenderà in primo luogo dalla finalità che hai deciso di dare al tuo balconcino.

In caso di zona relax potresti optare per delle poltroncine o un divanetto; in caso tu preveda di mangiare, un tavolino e due sedie saranno la scelta obbligata.

In caso di dimensioni davvero ridotte mobili multifunzionali e/o pieghevoli sono senza dubbio da preferirsi.

Esistono anche degli elementi che si possono appendere alla ringhiera.

Se il balconcino è davvero minimo potresti decidere di mettere semplicemente un cuscinone a terra!

(credits: decoradeas.com; decostore)

– PARETI E RINGHIERE

Terresti mai una camera con un muro scrostato? Non credo! Allora mi raccomando di fare attenzione anche alla ringhiera!

Lo so che è un po’ noioso dipingere una ringhiera, ma per un balconcino piacevole anche questo aspetto è importante!

Naturalmente, va curata anche la o le pareti (nel caso che ne hai anche di laterali): se non le puoi tinteggiare, ricoprile, magari con piante rampicanti o elementi a parete.

(credits: atelierdozero.com; @smyk_w_kuchni_blog)

– PAVIMENTAZIONE

È un aspetto a cui spesso non si fa troppo caso, ma anche questo è un particolare che influisce sul risultato finale.

Valuta attentamente la pavimentazione del tuo balconcino per capire se lasciarlo così, se modificarlo, o semplicemente nasconderlo.

Se non fosse così piacevole alla vista e non ha voglia di opere murarie per cambiare le piastrelle, hai almeno 2 opzioni:

– un tappeto da esterno

– oppure, se, in caso di persiane, lo spazio lo consente, piastrelle da esterno componibili, da appoggiare a quello esistente (massima resa minima spesa!).

(credits: gordmans.com; fantasticfrank.se)

– PIANTE

Per quanto piccolo sia il balconcino un po’ di vegetazione NON può mancare!

Le piante ci fanno sentire più vicini alla natura e sono davvero un toccasana perché hanno proprietà rilassanti.

Il quantitativo ovviamente dipenderà dallo spazio a disposizione, ricordandosi però dell’utilizzo delle fioriere appese alla ringhiera e di sfruttare le altezze delle pareti!

Per quanto riguarda la tipologia, prima di tutto dipenderà dall’esposizione al sole e alle intemperie, poi, naturalmente allo stile che vuoi dare al tuo balconcino.

(credits: blackhaus.co; architeworks.com)

– DECORA

Per rendere davvero piacevole il balconcino, ricordati di decorarlo, come faresti in casa!

Quindi metti qualche cuscino colorato e qualche coperta sulle sedute… darai così un tocco di stile al tuo balcone.

Per non dovere ritirare sempre tutto cerca complementi che abbiano tessuti specifici per l’esterno, saranno più facili da curare.

(credits: westwingnow.it; Dalila Dawid)

– ILLUMINA

In primavera e soprattutto in estate è facile che il balconcino venga usato anche e soprattutto di sera, per prendere un po’ di fresco, per questo motivo è molto importante che ci sia una buona illuminazione!

Non accontentarti della classica luce a parete o soffitto, prendi fili con lampadine e spargile in giro per il balcone!

Puoi avvolgerle alla ringhiera o appenderle da una estremità all’altra della parete.

Un buon confort visivo renderà più funzionale e piacevole il balconcino!

Esistono anche lampade a batteria che potresti appendere o appoggiare a terra… sono di tendenza e davvero molto decorative.

(credits: LauraPollon8; marzena.marideko)

 

Spero che questo articolo su come rendere un balconcino piacevole e funzionale ti sia stato utile, nel caso fammelo sapere nei commenti!

Se poi vorrai condividere l’articolo con qualcuno a cui pensi possa interessare l’argomento ne sarò onorata!

Se invece vuoi una consulenza, non esitare a contattarmi!

Rinnovare un bagno lungo e stretto sembra una sfida non da poco, soprattutto se non vuoi o non puoi spostare le pareti!

Eppure, come spesso accade, quando si hanno spazi piccoli, ci sono accortezze e trucchi che possono aiutare a sfruttare al meglio tutti i tipi di spazio, quindi anche un bagno lungo e stretto.

Vediamo insieme questi consigli ed accorgimenti

– ATTENZIONE ALLE DISTANZE MINIME

La prima cosa da cui devi partire e che NON puoi modificare sono le distanze minime tra i sanitari e tra questi e i muri.

Sono distanze che sono state stabilite dalla normativa UNI 2182/2014, sono state studiate per un comodo utilizzo dei sanitari.

Te le riporto qui:

Tieni anche presente, che è necessario che lascino un comodo passaggio, quindi devono anche essere distanti almeno 55 cm dalla parete frontale o da un altro eventuale sanitario ci fosse di fronte!

Per recuperare dello spazio utile potresti anche pensare di sostituire la porta, l’ideale sarebbe di sostituirla con una scorrevole, ma se non fosse possibile pensa ad una porta a libro!

– POSIZIONE SANITARI

Partiamo dai sanitari “piccoli” (lavabo, bidet, wc termoarredo ed eventuale lavatrice): onde evitare di fare degli slalom scomodi ed inutili andrebbero messi su una parete sola.

Sfruttare la parete in questo lascia maggior respiro e migliore fruibilità!

Esistono anche sanitari compatti, che hanno delle profondità ridotte.

Se non è davvero necessario però, perché il bagno è davvero super stretto, ti direi di evitarli perché, certo guadagni dei centimetri, ma a discapito della comodità d’uso.

Per quanto riguarda il lavabo, per guadagnare qualche centimetro puoi pensare di usare la rubinetteria a muro!

Questa soluzione, tra l’altro ti faciliterà anche nelle pulizie, evitandoti il classico alone intorno al rubinetto.

(credits: pinterest; gaiamiacola.it)

Vediamo ora invece come posizionare doccia e vasca!

Doccia

Per la doccia hai 2 possibilità

  • In fondo, sul lato corto
  • Passante

Se la metti infondo hai, molto probabilmente la possibilità di prendere un piatto doccia bello ampio!

È molto probabile che in quella parete ci sia la finestra, ma questo non rappresenta un problema, perché basterà che sia in alluminio o  pvc.

Se c’è la tapparella puoi sostituire la corda con altra sempre in pvc oppure, già che stai mettendo mano puoi decidere di elettrificare la tapparella, così elimini del tutto la corda!

L’alternativa, come dicevo prima, meno utilizzata perché meno funzionale, è la doccia passante: il piatto doccia è posizionato in centro al bagno e va da muro a muro.

Per andare a wc e bidet devi attraversare letteralmente la doccia, motivo per cui non potrai mettere un box completo, ma solo due mezze pareti di vetro.

(credits: vogliadiristrutturare.it; interiordesign3.it)

Vasca

Le dimensioni standard di una vasca (170×70) non da margine di manovra e va posizionata sul lato lungo, facendo attenzione alle distanze minime con gli altri elementi.

Esistono però vasche compatte, dalla lunghezza ridotta di 120-140cm che possono essere messe in fondo sul lato corto del bagno, come abbiamo visto con la doccia.

(credits: Francesco Pierazzi Architects; planetarquitectura.com)

Idea in più: se il bagno è particolarmente lungo potresti pensare di avere si la vasca che la doccia, sempre sul fondo: entrando prima la doccia e poi la vasca!

Potrebbe essere un’idea per non rinunciare alla vasca, anche se la usi poco!

(credits: englishtapware.com.au; ontheballbathrooms.com.au)

– PIASTRELLARE

Pavimento

Come si piastrella un bagno lungo e stretto? Premesso che non ci sono regole, dipenderà dall’effetto che vuoi dare:

– se vuoi sottolineare ed enfatizzare la lunghezza del bagno, ebbene usa piastrelle rettangolari e segui la forma del bagno.

– se, al contrario, vuoi farlo sembrare più largo, allora metti il lato lungo delle piastrelle parallelamente al lato corto.

– per un effetto giocoso, sempre con piastrelle rettangolari, puoi metterle orizzontalmente (questo va bene soprattutto con li stelloni tipo parquet!)

(credits: italiaandpartners.it; Davide Tarricone; craig-oconnell.com)

– Puoi anche scegliere piastrelle quadrate e metterle seguendo la forma del bagno o, a rombo.
In questo caso sarà importante usare piastrelle grandi onde limitare la vista delle fughe, questo a meno che non usi piastrelle che creano pattern molto interessanti.

– C’è ancora la possibilità di un pavimento con resina o micro cemento: eviti completamente le fughe e l’uniformità ingrandirà otticamente il bagno.

(credits: Mike Baker; © Kitty Lee Architecture; architecture hunter)

Rivestimenti

Onde evitare effetto corridoio, non proprio bellissimo da vedere consiglierei di piastrellare solo la parere che ospita i sanitari e solo fino ad un’altezza di 150-160cm.

Piccolo trucchetto:

Potresti pensare di creare, tutto lungo la parete, un piccolo davanzale alto 100-120cm e profondo anche solo 10cm: questo è un trucchetto per ingannare la mente e far sembrare il bagno più grande!

Non solo, potresti anche pensare di specchiare tutto il muro sovrastante a questo muretto, raddopierai la luce e la sensazione di spazio!!

In questo caso, piastrella solo il davanzalino!

(credits: Andrea Castrignano; oldbrandnew.com)

L’interno doccia, ovviamente, andrà piastrellato almeno fino a 200cm.

Per “avvicinare” otticamente la parete corta in fondo puoi pensare di usare rivestimenti dai colori più scuri, ancora meglio se dello stesso colore del pavimento…

Il colore è un ottimo alleato per farci cambiare la percezione degli ambienti (ne parlo qui).

(credits: Erica Salguero; Hélène Wagn)

– DIVIDI IL BAGNO

Se il bagno lungo e stretto ti da la sensazione di un corridoio puoi pensare di dividere il bagno in due!

Usa il termoarredo come “parete divisoria”

Monta il termoarredo di traverso alla parete (non sono certa si possa fare con tutte le tipologie di termoarredo), questo creerà una sorta di parete, pur lasciando filtrare la luce, che farà sembrare il bagno più corto.

(credits: Amazon; hansen-innenarchitektur.de)

Usa un vero e proprio divisorio

Se vuoi lo scalda salviette più vicino alla doccia puoi comunque optare per una parete in vetro satinato o acciaio zincato.

Come prima: lascerà passare la luce, ma comunque darà un senso di divisione dandoti l’impressione di un ambiente meno lungo.

(credits: lepsiebyvanie.pluska.sk; vogliadiristrutturare)

Crea un muretto vero

Naturalmente questa divisione la puoi fare con i mattoni o con il cartongesso, sarà più spessa (almeno 8-10 cm), ma, allo stesso tempo, creerà divisione più netta.

Puoi arrivare a soffitto, oppure fermarti all’altezza che preferisci.

(credits: Houzz; gripelements.com)

Crea un antibagno

È una soluzione un po’ più invasiva, ma se la lunghezza lo permette puoi pensare di dividere davvero in due il bagno con una parete con porta.

Creeresti un antibagno con il lavabo e magari la lavatrice e il bagno vero e proprio con gli altri elementi.

Questo potrebbe essere particolarmente utile se non vivi da solo/a: ci si può lavare le mani o mettere su una lavatrice anche se ci fosse qualcuno in bagno.

(credits: cose di casa)

 

Con questi accorgimenti, vedrai che il bagno lungo e stretto non sarà più un problema, e sarà comunque bello e confortevole!

Spero che questo articolo ti sia stato utile, ne caso fammelo sapere nei commenti!

Se vorrai condividerlo con qualcuno a cui pensi possa interessare l’argomento ne sarò onorata e mi aiuterà a farmi conoscere!

Se hai dei dubbi e vuoi una consulenza non esitare a contattarmi!!

Hai una camera da letto piccola e non sai bene come fare per farla sembrare più grande e mantenerla comunque elegante e stilosa?

Gli spazi piccoli sono sempre una bella sfida da arredare, ma come per altri ambienti anche per la camera ci sono dei trucchi e accortezze per fare in modo che sembri più ariosa mantenendola stilosa!

Vediamo insieme quindi queste accortezze

1 – USARE COLORI CHIARI

Lo abbiamo visto in altri video, il colore può modificare la nostra percezione dell’ambiente.

Il corretto utilizzo dei colori può fare sembrare una camera più grande o più piccola, più lunga o più larga, più alta o più bassa e così via… (ne parlo qui)

In generale i colori chiari aiutano a far percepire un ambiente più grande grazie al fatto che riescono a riflettere maggiormente la luce.

Come sempre usare colori chiari non significa usare solo il bianco, ma tutti i colori purché desaturati.

Colori che sono ottimi per una camera da letto possono essere ovviamente il bianco, ma anche i neutri e i toni tranquillizzanti del verde, ma anche rilassanti del blu.

Ogni colore ha un grado di riflettenza della luce, quindi,nella scelta del colore fai attenzione anche a questo elemento.

Per accentuare il senso di uno spazio più grande sarebbe opportuno utilizzare colori chiari anche per l’arredo.

Mobili scuri appesantirebbero visivamente l’ambiente.

(Credits: posterstore.it; livingspaces.com)

Una palette monocromatica è una buona idea una camera da letto piccola, questo perché l’uniformità di tinte ha un effetto rilassante.

Per evitare la monotonia e dare un po’ di movimento puoi usare le differenti saturazioni dello stesso colore (senza andare troppo verso le tonalità scure) oppure usando le varie gradazioni della tinta.

Un altro modo per dare profondità e movimento e aggiungere calore è usare elementi decorativi con texture diverse, come cuscini e coperte.

(Credits: athoughtfulplaceblog.com; a-r-s.ru)

 2 – ATTENZIONE ALLO STILE

Ci sono degli stili che, per forme, materiali e colori, possono risultare un po’ pesanti, se lo spazio è piccolo.

È bene quindi optare per stili “leggeri” e semplici come il minimal, il japandi o lo scandinavo.

Non ami questi stili?

Nessun problema, basterà semplificare il tuo stile preferito mixandolo con il minimalismo, ovvero affiancando ai pezzi principali elementi più semplici e minimal appunto.

Manterrai così lo stile che ti rappresenta di più, ma, sposando il concetto di “less is more” riuscirai ad avere una stanza più ariosa.

Confort e facilità di fruizione sono importanti quanto l’estetica.

(Credits: Zara Home; H&M)

3 – ATTENZIONE A LASCIARE SPAZIO DI MANOVRA

Lo spazio di manovra in una camera da letto piccola è essenziale, è quindi importante studiare bene lo spazio e posizionare correttamente i vari elementi affinché si riesca a muoversi con semplicità nella stanza.

Quindi non ti limitare a mettere il letto, per esempio, in mezzo alla parete, che è la classica posizione, ma posizionalo in maniera che lo spazio che avanza sia funzionale per i tuoi bisogni (tipo mettere una cassettiera o una scrivania!)

Se hai più specifiche funzioni in camera, come appunto avere una scrivania, il colore, di nuovo, potrà essere un ottimo alleato per dividere otticamente queste aree diverse, dando carattere alla stanza.

Ovviamente mantieni comunque colori chiari, sempre per non appesantire.

(Credits:  Julia Sperling; Solteiras Noivas Casadas)

4 – MOBILI SOSPESI

Vedere oltre è un modo per ingannare la mente e far percepire un ambiente più grande.

Per questo elementi aperti sarebbero ideali, ma siccome, soprattutto in una camera da letto c’è bisogno di spazio per riporre, è importante sollevare da terra tutto quello che si può.

Per elementi grandi e pesanti, come il letto e l’armadio basterà che non appoggino direttamente a terra sollevandoli con dei piedini, ma i comodini, per esempio, potrebbero essere appesi.

Questo permetterà di andare oltre, appunto, con lo sguardo e di vedere, o almeno intravedere il perimetro della stanza facendola sembrare più ariosa.

Aspetto non secondario sarà più facile per le pulizie.

Usare lo spazio verticalmente ti permetterà anche di avere più spazio a terra, spazio che puoi usare per mettere per esempio ceste o scatole o pouf contenitori!

Questo ti farà avere più ordine perché tutto sarà ben sistemato e ti permetterà di apportare colori e trame e apportare un po’ di calore!

(Credits: @obsessed4interiors; joyfulderivatives.com)

5 – COMPRA MENO ELEMENTI E MAGARI MULTIFUNZIONALI

Se puoi prendi meno elementi, ma più funzionali!

Mi spiego, anziché prendere, per esempio, un armadio “classico” e una cassettiera prendi una armadio che possa andare a tutt’altezza, magari con un anta in più e piuttosto i cassetti mettili dentro.

Lo spazio per contenere sarà lo stesso, ma avere meno elementi farà sembrare la camera più ampia.

Per lo stesso motivo un letto contenitore o con cassetti è davvero molto utile, sempre tenendo presente di rialzarlo un po’ con dei piedini, avrai tutto lo spazio per cose ingombranti come lenzuola e coperte.

Pensa poi ad elementi multifunzionali: se puoi avere una piccola panca ai piedi del letto, prendila contenitrice, per poter sistemare tutto quello che vuoi.

Avere tutto ben organizzato, sistemato e ordinato da l’impressione di una camera da letto più spaziosa.

L’ordine, lo sappiamo, è un elemento fondamentale negli spazi piccoli.

(Credits: westelm.com; lumisource.com)

Stesso ragionamento si può fare con le decorazioni: sui muri per esempio non è adatta una galleria di foto o quadri, molto meglio un unico pezzo ben scelto.

Tanti elementi medio piccoli satureranno la stanza!

(Credits: Laura Resen; stylecurator.com.au)

6 – EVITA LA CAMERA DA LETTO IN SET

Il set della camera da letto ha tutti gli elementi con le stesse caratteristiche…

Nulla di sbagliato in questo, ma in una camera da letto piccola risulterebbe un po’ pesante e monotona.

Quando lo spazio è piccolo è buona cosa puntare sulla funzionalità e giocare con l’asimmetria per adattare lo spazio ai tuoi bisogni.

Al posto di due classici comodini uno potrebbe essere una semplice mensolina o perché no? Una sedia, o un pouf…

Quest’ultimo sarebbe contenitore, la sedia potrebbe essere utile se devi prendere qualcosa in alto nell’armadio!

Come sempre rifletti bene su come vivi la camera da letto per arredare con elementi che, oltre ad essere belli siano versatili, quindi più funzionali!

(Credits: greydeco.se; hgtv)

7 – TENDE APPESE A SOFFITTO

Lo abbiamo visto altre volte parlando di spazi piccoli, a meno di mettere tende a vetro, le tende devono essere appese il più vicino possibile a soffitto e arrivare a terra!

Questo è un altro trucco per ingannare la mente e fare sembrare la camera più grande, perché sarà concentrata sull’altezza!

Se metti il bastone poco sopra la finestra creerai una sorta di barriera, un confine che otticamente rimpicciolirà la stanza.

Cerca tende che abbiano colori chiari, possibilmente similari al colore dei muri, per mantenere uniformità e non creare confini.

È anche molto importante che lascino entrare il più possibile la luce naturale quindi usa tende filtranti e, se hai doppio tendaggio, fai in modo che quelle oscuranti quando aperte non coprano la finestra.

(Credits: inredningshjalpen.com; elle.dk)

8 – ATTENZIONE AI MOTIVI DECORATIVI CHE USI

I motivi, disegni che puoi avere, su un copriletto, sui muri, sui cuscini e così via devono essere proporzionati alla stanza, delicati e non devono essere tanto contrastanti, ottimo un tono su tono.

Se riempi la stanza di pattern, un po’ come ho detto poco fa con la galleria di foto e quadri, soffocherai la stanza!

Se ami la carta da parati e la vuoi usare, evita usarla su tutte quattro le pareti, meglio come parete letto!

Non esagerare con i pattern, sempre per mantenere una uniformità di base che, lo abbiamo visto, aiuta a far percepire l’ambiente più grande!

(Credits: littlemissfearless.com; colinandfinn.com)

9 – ILLUMINAZIONE

Oltre a lasciare il più possibile la luce naturale entrare, cerca di avere più fonti possibili di illuminazione.

Il punto a soffitto centrale non è sufficiente!

Appiattisce l’ambiente facendolo sembrare più piccolo.

Avere più punti luce aiuterà il confort visivo, ma darà anche maggiore profondità e calore all’ambiente.

Come abbiamo visto per i mobili, in uno spazio piccolo luci a soffitto e a muro sono da preferirsi, questo libera spazio a terra, ma anche sul comodino permettendoti di usare o spazio per altro.

(Credits: decorei.org; @homeprojetos)

 

Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti sia piaciuto, nel caso fammelo sapere nei commenti!

Se poi hai bisogno di una mano e vuoi una consulenza, non esitare a contattarmi!

Dividere una stanza grande senza muri è possibile, oggi vediamo come si può fare.

Se hai la fortuna di avere una casa con ambienti tanto grandi da poter creare due o più zone con funzioni diverse è possibile che tu voglia fare in modo che queste due zone siano in qualche modo separate, ma senza opere murarie!

Oggi voglio proporti almeno 7 possibili modi per dividere una stanza senza muri.

1 – OTTICAMENTE CON I COLORI

Ormai me lo hai sentito dire innumerevoli il colore ha una valenza psicologica molto forte e, oltre a provocare emozioni diverse è un ottimo alleato anche per cambiare la percezione degli ambienti.

Usare quindi 2 colori diversi alle pareti aiuterà a ingannare la mente e dividere otticamente le 2 zone con funzioni diverse.

Questa soluzione è fantastica quando hai l’entrata che da direttamente sul soggiorno oppure l’angolo studio in camera o in sala!

dividere col colore

(Credits: rolig.design; Castorama)

2 – PARAVENTI

Può sembrare quasi banale, ma in effetti i paraventi nascono proprio per schermare, quindi sono un ottima soluzione per dividere due zone!

Tra l’altro sono facilmente spostabili e removibili a seconda delle esigenze.

Ne esistono di varie altezze e materiali.

dividere-col-paravento

(Credits: wayfair.com; urbanoutfitters.com)

3 – DIVISORI A TUTT’ALTEZZA

Un modo per schermare, senza però chiudere del tutto è quello di usare dei divisori a tutt’altezza, ce ne sono di vari tipi:

– Listelli verticali

I più usati sono i listelli verticali in legno, ma ci sono anche di altri materiali come il metallo o addirittura la corda!

Sono posizionati in modo da avere la stessa distanza tra un listello e l’altro. Questa distanza varierà a seconda di quanto vuoi schermare.

Anche lo spessore dei vari listelli dipenderà dallo spazio a disposizione.

dividere con listelli veritcali

(Credits: Marcelo Rosenbaum; lirazbdesign.co.il; diymotive.com)

È possibile ricavare delle “nicchie” inserendo all’interno della struttura delle forme geometriche.

Queste possono creare gioco oltre che ripiani per mostrare libri, oggetti o piante.

(Credits: Hufft Projects; httpslakbermagazin.hu)

Se il tutt’altezza non ti piace o se hai bisogno di appoggiare qualche mobile potresti decidere di fare un muretto basso in cartongesso su cui poi sormontare questi listelli.

(Credits: lairdubois.fr; adelinebellot.com)

Le barre verticali te sembrano “noiose” e rigide? beh puoi pensare a strutture più movimentate magari incrociando i listelli!

(Credits: Inara Medeiros Arquitetura; caandesign.com)

– Rami

Se ami la natura la soluzione dei rami potrebbe piacerti!

Ovviamente si parla di rami abbastanza grossi!

L’originalità di questo modo di dividere è che perdi completamente la “rigidità” dei listelli perché non avrai mai un ramo uguale all’altro!

(Credits: bauhaus.info; Karisma)

– Pannelli

È anche possibile creare dei pannelli veri e propri con le fantasie più disparate, pattern, forme geometriche o organiche.

Su Amazon trovi anche dei moduli componibili per creare pannelli unici e originali, ma soprattutto funzionali alle tue necessità.

(Credits: @thelocalproject; dekostile.com)

Puoi anche creare dei pannelli con delle piante: si tratta di verde stabilizzato che non necessita di cure.

Hanno proprietà acustiche fantastiche, apportano in casa la natura, che sappiamo è un fattore rilassante.

(Credits: bynaturedesign.ca; makehomeeasier.pl)

I pannelli possono anche essere realizzati in tessuto, magari con la tecnica del macramè se ti piace l’idea.

O ancora in feltro di lana, che oltre tutto hanno un ottima proprietà acustica!

(Credits: @windychien; plectere.nl)

Questo ultimo l’ho scoperto da poco, proprio ricercando divisori particolari… e imbattendomi in un’azienda olandese che fa questi divisori originalissimi.

Naturalmente puoi pensare, perché no, di dividere con una tenda!

La potrai anche aprire o chiudere a seconda delle esigenze.

(Credits: Vicente Wolf; thegreenmadhouse.com)

4 – PIANTE

Perché non usare piante?!

Più piante alte una vicina all’altra possono fare da divisorio.

Puoi anche pensare di metterle in grandi vasi colorati per apportare movimento e colore.

Consiglio sempre le piante vere, naturalmente, ma ci sono anche belle soluzioni con piante artficiali.

(Credits: Tosize; na-dache.pro)

5 – MOBILI BIFACCIALI

I mobili bifacciali sono un altro ottimo modo per dividere in due una stanza, e sono davvero l’ideale quando gli ambienti sono piccoli, perché sono elementi in più per riporre.

Come per i divisori a tutt’altezza esistono diversi tipi di mobili bifacciali.

– Librerie a giorno

Sono librerie che, essendo sprovviste del pannello di fondo, permettono alla luce e allo sguardo di andare oltre!

È possibile avere anche librerie a giorno che abbia delle parti chiuse, questo aumenta l’effetto schermatura e consente di riporre cose che magari non sono bellissime lasciate a vista.

(Credits: Humber & Poyet; Papperrom)

– Armadiatura

Per separare una stanza si possono usare anche gli armadi, più o meno alti e grandi.

È facile che l’armadio non sia bifacciale in realtà, quindi bisognerà rifinire il retro o creare un’apposita nicchia, per accogliere l’armadio.

(Credits: dm-line.be; @Lushome)

– Camino

Questa soluzione è più invasiva, perché richiede la realizzazione di una struttura almeno in cartongesso, ma il vano del camino aperto da ambo i lati apporterà un tocco di eleganza e di calore.

(Credits: archiexpo)

6 – VETRATE

Il vetro è un ottimo alleato per dividere una stanza in due:

– non soffoca e lascia passare a luce, come se non ci fosse nulla

– permette di dividere effettivamente la stanza in due isolando odori e suoni (ideale soprattutto per dividere un open-space cucina e soggiorno).

L’apertura di questo “muro” di vetro potrebbe essere scorrevole o a battente a seconda dello spazio a disposizione.

(Credits: Marie Claire Maison; Fj Interior Design)

Non è poi obbligatorio usare la vetrata come un muro intero, potresti decidere di tare un più semplice pannello o sormontare un muretto basso fatto in cartongesso!

(Credits: Transition Interior Design; zhuanlan.zhihu)

7 – PARETI MANOVRABILI

Probabilmente ti sarà capitato di partecipare a qualche convegno e potresti aver notato che alcune sale possono essere ingrandite o rimpicciolite a seconda della capienza necessaria.

Questo è fattibile grazie a delle pareti manovrabili che se chiuse fanno da muro vero e proprie, ma se aperte impacchettano i vari pannelli ai lati.

Alcune aziende realizzano pareti con questo sistema anche per le case.

Queste pareti possono essere più o meno trasparenti a seconda delle tue esigenze.

(Credits: dalitlilienthal.com)

Come vedi i modi per dividere una stanza senza muri sono davvero tanti, qual è il tuo preferito?

Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti sia piaciuto, nel caso fammelo sapere nei commenti!

Se poi hai bisogno di una mano e vuoi una consulenza, non esitare a contattarmi!

Riuscire a creare la casa dei propri sogni, è ciò che tutti noi vorremmo fare, ma non è sempre facile.

Se sei in procinto di mettere su casa è possibile che tu sia eccitato/a ma allo stesso tempo spaventato/a di non ottenere il risultato che vorresti.

Eccoti allora 8 step da seguire per poter creare ambienti armoniosi, accoglienti che riflettano la tua personalità!

1 – PENSA ALLA FUNZIONE CHE VUOI DARE A QUEL DETERMINATO SPAZIO

Per creare la casa dei propri sogni la prima cosa da fare è pensare alla funzione che vuoi dare ad ogni stanza.

Attenzione a non sottovalutare questo aspetto minimizzando con semplici:

– camera per dormire

– salotto per il relax e la tv

– cucina per mangiare

eccetera…

Certo queste sono le funzioni ovvie, ma entra nel dettaglio di come vuoi vivere in ogni ambiente e delle sensazioni che vuoi provare.

Questo quindi include capire cosa fai e come ti muovi in ogni spazio e i tuoi bisogni specifici.

Per esempio, dicevamo che il salotto serve per il relax ed eventualmente la tv (in effetti non tutti ce l’hanno), però devi anche capire se sei una persona che ama ricevere ospiti o meno perché la progettazione sarà diversa!

(credits: Minimalist Living Room Decor Ideas; sabinainteriors.com)

La camera da letto è ovvio che serva per dormire, ma per esempio i comodini verranno scelti in base a come li usi:

– hai bisogno di cassetti per riporre qualcosa?

– ti basta una mensola per appoggiare la sveglia e magari un libro se leggi?

(credits: studio-mcgee.com; @once.upon.a.home)

Questi sono tutti piccoli dettagli a cui spesso non si fa troppo caso, ma che poi cambiano l’aspetto della casa e la rendono più  o meno funzionale per il proprio modo di vivere.

Quindi prima cerca di capire come userai un determinato spazio e dopo tutti i mobili e i complementi che ti servono e che siano funzionali al tuo stile di vita!

2 – FATTI ISPIRARE

Trovi ispirazioni ovunque, dalle riviste a internet in particolare, lo sappiamo, su Pinterest.

Creati cartelle per ogni stanza mettendo dentro TUTTO quello che ti ispira.

Ricordo che lasciarsi ispirare NON vuol dire copiare… quello sarebbe davvero deleterio (ne parlo qui)!

Non preoccuparti subito se le cose che ti piacciono sono anche molto diverse tra loro, è abbastanza normale e comune, d’altronde lo abbiamo detto più volte difficile che uno stile solo ti possa rappresentare.

E, per creare la casa di propri sogni, questa deve rappresentare la tua personalità unica, solo così ti sentirai davvero sempre a tuo agio.

Una volta che hai le tue immagini esaminale e guarda cosa hanno in comune anche quelle che ti sembrano opposte: potrebbe essere il colore, oppure i materiali, i pattern…

Questi punti in comune ti permetteranno di mixare vari stili mantenendo spazi armoniosi e coesi.

 3 – COLOR PALETTE

La scelta dei colori da utilizzare nei vai ambienti è davvero importante per creare la casa dei propri sogni.

Il colore, ormai lo sai già ha una forte valenza psicologica e sarà quello che darà l’atmosfera ai vari ambienti.

Neutri, colori vivi e accasi, caldi o freddi cambiano completamente la percezione della stanza.

Anche qui puoi inspirarti cercando palette colori su internet, ma se vuoi qui spiego per filo e per segno come crearne una e qui come scegliere i colori neutri giusti!

Anche per i colori come per gli stili, è facile che ti piacciano colori che ti sembrano molto diversi qui spiego come fare degli abbinamenti.

L’ideale è avere una palette comune per tutta la casa, ma se vuoi creare atmosfere un po’ diverse e creare un po’ di ritmo puoi giocare con i colori della tua palette in maniera differente in ogni stanza!

4 – PRENDI LE MISURE

A questo punto passiamo a cose più pratiche e prendiamo le misure della stanza.

Larghezza, profondità e altezza, ma anche ingombri come le finestre e le porte!

Disegnalo in scala su un foglio o su un programma che puoi trovare anche on line, ce ne sono di semplici e gratuiti come per esempio sketchup.

5 – POSIZIONA I MOBILI

A questo punto puoi cominciare ad arredare disegnando, sempre in scala, i mobili che ritieni indispensabili!

Non avere paura di osare: sistema i mobili come ritieni più opportuno, puoi anche creare più opzioni (facendo più piantine oppure, se disegni su carta, disegnando e ritagliando i vari mobili in modo da spostarli come meglio ritieni sulla piantina).

Prendere bene le misure ti permetterà, di poter capire la giusta grandezza dei mobili affinché siano proporzionati con lo spazio.

Gioca con la piantina e i mobili finché la soluzione non ti soddisfa appieno e soprattutto sia funzionale con il tuo modo di vivere la casa.

(credits: Fred Gonsowsky)

Una volta fatto questo fai una lista dei mobili necessari e delle misure di ogni pezzo, questo ti aiuterà a rimanere centrato/a sulle cose indispensabili.

6 – CREATI UNA MOODBOARD

Ci siamo, ora ti sei fatto/a un’idea di che mobili vuoi in ogni stanza e della loro grandezza e hai la tua color palette, è ora di creare una moodboard.

Una moodboard ti serve per mettere insieme le idee e vedere come i vari elementi stanno insieme.

Ti da un’idea generale di quello che sarà il risultato finale perché ti permette di visualizzare l’insieme e capire se tutto è armonioso o meno.

Cerca immagini dei vari mobili che vuoi acquistare e mettili vicino.

A volte può capitare che gli elementi che hai scelto stanno bene vicini per forma e grandezze, ma i colori no.

Basterà quindi cambiare il colore dell’elemento che stona e voilà!

Ci sono vari modi di creare una mooboard, qui lo spiego (qui versione video).

Come per la piantina, gioca con le varie immagini finché non sentirai che tutto ti rappresenta nel profondo.

7 – ACQUISTA

A questo punto, con piantina, moodboard e la tua lista in mano puoi andare alla ricerca degli elementi necessari per arredare ogni ambiente.

Aver preso bene le misure della stanza e, quindi, aver capito la corretta grandezza dei vari mobili e complementi farà davvero la differenza nel creare la casa dei propri sogni!

Se vai nei negozi senza avere idee chiare in questo senso, il rischio è di perderti tra le miriadi di accattivanti proposte con il rischio poi di prendere qualcosa di troppo grande o troppo piccolo.

La mooadboard, invece, ti sarà d’aiuto per i colori, i materiali e le forme.

8 – DECORA CON GLI ACCESSORI

Una volta che hai i mobili principali è ora di dare il tocco finale con accessori decorativi come quadri, vasi e cuscini.

Questi elementi sono importanti per esprimere la tua personalità fino in fondo.

Grazie agli accessori, inoltre puoi apportare, trame e colori differenti.

Ricordati, anche per questi, della tua palette colori e, perché no, aggiungili alla tua moodboard per mantenere l’armonia.

Cerca pezzi che davvero parlano di te!

(credits: etsy.com; H&M home)

 

Spero che questo articolo su come creare la casa dei propri sogni ti sia stato utile, nel caso fammelo sapere nei commenti!

Se ritieni che possa essere di interesse per qualcuno non esitare a condividerlo, ne sarò onorata e mi aiuterà a farmi conoscere!

Se poi hai comunque dei dubbi e vorresti una consulenza non esitare a contattarmi!!